Alitalia-Air One: l’alleanza finisce in tribunale

Il matrimonio tra Alitalia e Air One stipulato nel 2008 finisce in tribunale. La compagnia di bandiera italiana reduce dall’accordo con Etihad chiede infatti oggi all’imprenditore Carlo Toto un risarcimento da 150 milioni di euro. Ne parla oggi La Stampa in un articolo a firma di Gianluca Paolucci e Francesco Spini.

 

alitalia(Foto da archivio LaPresse. Credit: AP / Alessandra Tarantino)

 

RICHIESTA DI 150 MILIONI DI RISARCIMENTO – I fatti oggetto della causa risalgono al 2008, quando  la nuova società Alitalia-Cai, acquistò la compagnia low cost Air One. La compagnia di bandiera (acquistata poi quest’estate per il 49% da Etihad Airways) chiede (lo ha fatto prima tramite arbitrato, ora in tribunale) la somma di 150 milioni perché Toto avrebbe gestito con «malafede» la vendita di AirOne ai «capitani coraggiosi» (l’operazione di sei anni fa). L’arbitrato risale precisamente al 2012. Alitalia chiedeva il risarcimento «in relazione all’acquisizione dell’intero pacchetto azionario di AirOne» accusando Toto di aver nascosto alcuni elementi determimanti. Secondo i legali della compagnia di bandiera sarebbe avvenuta un’«induzione con dolo alla stipula del contratto». Sarebbero cioè state taciute «circostanze che, se note, avrebbero condotto Alitalia a non stipulare, ovvero a farlo a condizioni diverse, l’atto di acquisto di Air One.

4 CAUSE CONTRO TOTO – Dopo l’arbitrato complessivamente il gruppo alleato con Etihad ha intentato quattro cause civili contro l’imprenditore abruzzese sulla fusione del 2008. Il 20 maggio scorso ad esempio Alitalia è tornata alla carica presso il tribunale di Roma per «ottenere il risarcimento dei danni causati» dalla «conduzione in mala fede, da parte di Toto, delle trattative preliminari e propedeutiche alla stipula del contratto di acquisto di Air One». L’udienza è programmata per il 21 ottobre. Il 19 novembre si terrà invece quella di una causa intentata dalla compagnia di bandiera il 22 maggio contro Toto a Chieti e che denuncia «l’inefficacia di tre operazioni straordinarie di dismissione del patrimonio di Toto Holding, effettuate in pregiudizio delle ragioni di credito vantate».

(Foto copertina: Roberto Monaldo / LaPresse)

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