E il Movimento 5 Stelle votò contro l’Ukip di Farage

Non è certamente idilliaco il rapporto di collaborazione tra Movimento 5 Stelle e Ukip nato dopo le Elezioni Europee. Le due delegazioni, italiana e britannica, che al parlamento europeo sono iscritte allo stesso gruppo (quello di Europa della Libertà e della Democrazia Diretta) in seguito all’accordo siglato dai due leader Beppe Grillo e Nigel Farage, hanno espresso parere diverso rispetto ad un emendamento presentato dagli euroscettici dell’Ukip. Ne parla oggi La Stampa.

 

Beppe Grillo e Nigel Farage incontrano i deputati del gruppo Efdd

 

NO ALLA PROPOSTA BRITANNICA – Gli europarlamentari del M5S hanno bocciato una proposta demenziale presentata dai colleghi britannici in commissione affari regionali a Bruxelles durante la votazione al progetto generale di bilancio Ue, un documento spinoso perché i governi nazionali hanno chiesto tagli consistenti. L’Ukip di Farage in particolare chiedeva l’azzeramento di tutte le voci di spesa che non portano beneficio diretto ai cittadini britannici. «I contribuenti britannici non desiderano vedere il loro denaro redistribuito in questo modo», si leggeva nella proposta.

ALTRE DIVERGENZE – Ma le divergenze tra componente britannica ed italiana dell’Efdd (in inglese Europe of Freedom and Direct Democracy Group) vanno oltre l’episodio odierno. A quanto trapela l’Ukip pretende la titolarità dell’azione comunicativa del gruppo. La compagine grillina, dal canto suo, prova a sostenere un ritmo da stakanovisti. I pentastellati sono presenti e intervengono in tutti i dibattiti, spesso anche quando l’emiciclo è semivuoto, come nel caso di Ebola. Il gruppo Efdd al Parlamento Europeo è composto da 48 deputati, di cui 17 italiani e 24 appartenenti all’Ukip di Farage.

(Foto: Roberto Monaldo / LaPresse)

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