Mondiali di basket: sfida a Team Usa

07/09/2014 di Andrea Mollica

Il 2014 è l’anno dei Mondiali degli sport di squadra più seguiti del mondo, calcio e basket. Brasile 2014 è stato l’evento mediatico dell’anno, mentre i Mondiali spagnoli di pallacanestro l’attenzione è sensibilmente inferiore. La sfida per il titolo di campione del mondo di basket detenuto dagli Stati Uniti è iniziata da una settimana, ed è probabile che si ripeterà la sfida tra la nazionale di casa e Team USA che ha caratterizzato la storia recente della pallacanestro.

James Harden, ANDER GILLENEA/AFP/Getty Images
James Harden, ANDER GILLENEA/AFP/Getty Images

SPAGNA 2014, I MONDIALI DI BASKET – Il 30 agosto sono iniziati in Spagna i Mondiali di pallacanestro. La competizione, il secondo torneo più importante per squadre nazionali negli sport di squadra, si svolge per l’ultima volta nella sua storia nello stesso anno dei ben più seguiti Mondiali di calcio. La prossima edizione sarà organizzata nel 2019, così da sfalsare la cadenza quadriennale rispetto al torneo della Fifa. I Mondiali 2014 si svolgono in sei città iberiche: Madrid, dove si disputerà la finale, Barcellona, Siviglia, Grenada, Barakaldo e Las Palmas. Le squadre in lizza per il titolo di campione del mondo sono 24, e si sono qualificate attraverso diversi metodi. Gli Stati Uniti hanno ottenuto il ticket per I Mondiali 2014 attraverso la vittoria dell’Oro olimpico a Londra 2012, mentre la Spagna vi partecipa in quanto nazione organizzatrice. Le competizioni continentali hanno fornito altri 18 posti, suddivisi così: 6 all’Europa, 4 all’America del Nord e del Sud, 3 ad Africa ed Asia e 2 all’Oceania. La Fiba ha messo a disposizione altre 4 Wild-Card, e l’assegnazione degli ultimi posti disponibili ai Mondiali ha creato numerose polemiche per i criteri utilizzati dalla federazione internazionale del basket. Le wild card sono andate a Brasile, Grecia, Finlandia e Turchia, che hanno così completato il quadro delle magnifiche 24 che dal 30 agosto si disputano il titolo di campione del mondo. Il torneo è stato suddiviso in quattro gironi eliminatori, A,B,C, e D, che hanno selezionato le 16 squadre che partecipano alla parte finale dei Mondiali, che si svolge secondo la formula dell’eliminazione diretta. Gli ottavi, che si svolgono in questo fine settimana, 6 e 7 settembre, si giocheranno esclusivamente a Madrid e Barcellona, dove saranno giocati anche quarti di finale, semifinali e finale, prevista per domenica 14 settembre nel palazzetto dove giocano le due squadre della capitale iberica che giocano nella massima lega spagnola, ACB.

SPAGNA 2014, MONDIALI DI BASKET SENZA ITALIA – Questi Mondiali di basket avrebbero potuto svolgersi nel nostro paese. L’Italia era stata infatti inserita insieme alla vincitrice Spagna e alla Cina nella short list delle nazioni in lizza per organizzare il torneo organizzato dalla Fiba, la federazione internazionale di pallacanestro. Se la coppa del mondo di basket si fosse svolta nel nostro paese gli azzurri avrebbero potuto giocare una competizione da cui ormai mancano dal 2006. Dopo gli splendori di Atene 2004, quando la nostra nazionale conquistò uno storico argento olimpico, l’Italia del basket ha collezionato prevalentemente delusioni ai tornei internazionali. Negli Europei sloveni dell’anno scorso, che staccavano ben 6 posti per i Mondiali spagnoli, gli azzurri hanno chiuso ad un deludente ottavo posto. L’affermazione nella Nba di alcuni nostri giocatori, come Belinelli, vincitore del titolo di campione quest’anno coi San Antonio Spurs, Bargnani o Gallinari non ha però portato ad una ripresa del movimento cestistico italiano, ormai superato da molte realtà a livello europeo. Gli azzurri avrebbero potuto partecipare ai Mondiali 2014 tramite la concessione di una wild card, ma la Fip, la federazione italiana pallacanestro, ha preferito non partecipare alla vera e propria asta messa in atto dalla Fiba. Diverse nazionali prestigiose, come ad esempio la Russia, hanno preferito rinunciare al cospicuo esborso necessario per poter staccare il biglietto per Spagna 2014. La Fip ha protestato duramente contro la Fiba, mentre in questi giorni di Mondiali il nostro basket è attraversato dalle polemiche per l’esclusione dalla nazionale di Daniel Hackett, cestita figlio di un giocatore americano, Rudy Hackett, punito per aver abbandonato il ritiro degli azzurri.

Due stelle della Nba a Spagna 2014, il francese Boris Diaw contro lo spagnolo Pau Gasol
Due stelle della Nba a Spagna 2014, il francese Boris Diaw contro lo spagnolo Pau Gasol

SPAGNA 2014, I PRIMI VERDETTI – Giovedì 4 settembre si è conclusa la prima fase dei Mondiali di basket. A partire da sabato 6 si svolgeranno gli ottavi di finale, che saranno inaugurati dalla sfida degli Stati Uniti contro il Messico. Team Usa ha vinto tutte le sfide del suo girone, mettendo a segno il maggior numero di punti tra tutte le squadre del torneo della Fiba, e chiudendo con la miglior differenza punti. La squadra americana ha superato così la Turchia, nella replica della finale della scorsa edizione dei Mondiali. Le prime arrivate negli altri girono sono state la Spagna, la Grecia (ripescata tramite una wild card) e la Lituania, unica del lotto ad esser passata in testa in ragione della differenza punti visto che ha subito una sconfitta. La maggior parte delle squadre europee si sono qualificate, con l’eccezione della ripescata, e debole, Finlandia, e dell’Ucraina. La miglior impressione tra le squadre continentali è stata fornita dalla Spagna. I padroni di casa hanno vinto in modo oltremodo netto ogni incontro in quello che è sembrato come il girone più difficile, vincendo in modo netto le sfide con gli avversari più qualificati, Brasile, Francia e Serbia. I Blues hanno passato con più fatica del previsto il girone, visto che sono i campioni d’Europa in carica. L’assenza della superstella della Nba Paul Parker è però molto pesante, ed è difficile pensare che i francesi possano ripetere l’exploit degli campionati europei del 2013. La Grecia, approdata ai Mondiali con una wild card, è arrivata al primo posto, anche se la sua prestazione non è esattamente qualificabile come una sorpresa, vista la qualità dei suoi giocatori. Una delle sorprese più rilevanti è stata la nazionale del Senegal, capace di qualificarsi ai quarti grazie ad una vittoria di alto spessore contro la più quotata Croazia. Tra le squadre eliminate sono finite le formazioni che in maggioranza erano già giudicate come più deboli alla vigila del torneo.

La nazionale spagnola padrone di casa, Jorge Guerrero/AFP/Getty Images
La nazionale spagnola padrone di casa, Jorge Guerrero/AFP/Getty Images

SPAGNA 2014, I FAVORITI – Se le attese della vigilia così come le sensazioni arrivate dalla prima fase dei Mondiali saranno confermata, la finale di Madrid vedrà la replica della partita che decise l’oro di Londra 2012 e Pechino 2008, ovvero Usa contro Spagna. Gli Stati Uniti sono privi dei loro migliori giocatori, uno su tutti Kevin Durant, ma la nazionale allestita da Mike Krzyzewski è stata la migliore per punti realizzati, unica a segnare sempre più di 100 punti, collezionando il maggior numero di assist, di rimbalzi, di recuperi, così come la miglior percentuale al tiro. Numeri che sembrano però più convincenti delle prestazioni effettive di Team Usa, che non ha entusiasmato al 100%. I giocatori che hanno fatto la maggior impressione sono stati James Harden, Anthony Davis, due protagonisti della Nba, e Kenneth Faried, ala grande dei Denver Nuggets autore di prestazioni convincenti sotto canestro e capace di finire per tre volte la partita come miglior marcatore. Più deludente invece la coppia di play, di valore stellare. Il titolare è Kyrie Erving, miglior giocatore dei Cleveland Cavaliers prima del ritorno del re dell’Ohio così come degli Stati Uniti, Le Bron James. Dietro il giovane ma già brillante Erving c’è Derrick Rose, uno dei più grandi talenti del basket mondiale, che però rientra da una lunghissima fase di stop. Finora il play dei Bulls ha convinto poco, ma se crescesse potrebbe rafforzare molto le chance di vittoria degli Usa. I più seri pretendenti al titolo dopo gli Stati Uniti appaiono ancora una volta gli spagnoli. Campioni del Mondo nel 2006, protagonisti di due grandi finali alle Olimpiadi contro le stelle americane della Nba, la squadra padrone di casa conta ancora su alcuni dei fuoriclasse che l’hanno portata ai vertici del basket mondiale, come Pau Gasol, Juan Carlos Navarro oppure José Calderón. I protagonisti che si sono affermati negli ultimi anni nella Nba come Rubio, Ibaka o Marc Gasol stanno dando un notevole contributo, così da aver permesso alla Spagna di vincere ogni partita con un margine di scarto sempre confortevole. Le altre squadre appaiono tutte un gradino sotto Usa e Spagna, e la competizione per le semifinali sembra molto incerta visto l’equilibrio delle forze sul parquet.

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