Estensione Bonus 80 euro, il nodo delle coperture

Non ci sarà alcuna retromarcia sul bonus Irpef da 80 euro, nonostante l’inefficacia del provvedimento sul rilancio dei consumi nel secondo trimestre dell’anno, rilevata dall’Istat. Ma non solo: il governo Renzi intende rilanciare, cercando di allargare la platea dei beneficiari, come ha annunciato il presidente del Consiglio nella presentazione del programma dei “mille giorni” del suo esecutivo. Il nodo, però, restano le coperture, ancora precarie: soltanto la conferma per il 2015 del provvedimento per i redditi compresi tra 8 e fino a 26mila euro pesa 10 miliardi di euro. Tanto che lo stesso presidente del Consiglio preferisce ancora restare prudente, spiegando di non voler «creare false aspettative».  

 

Matteo Renzi presenta il " Programma dei mille giorni "
Matteo Renzi presenta il programma dei “mille giorni” – Photocredit: Lapresse

 

BONUS 80 EURO, IL NODO DELLE COPERTURE –  Tutto ruota soprattutto attorno alla spending review. Per estendere il perimetro dei lavoratori che usufruiscono dello sgravio fiscale il governo dovrà riuscire a recuperare dalla revisione della spesa almeno quei 16 miliardi di euro posti come obiettivo dal governo nel Def, il Documento di economia e finanza. In vista della legge di stabilità di ottobre, dal Tesoro stanno studiando le possibili soluzioni. Nel caso si riuscisse a racimolare i fondi necessari per modificare l’operazione 80 euro, l’intervento avrebbe come destinatari chi usufruisce di pensioni minime e le famiglie con più figli a carico, secondo il Messaggero. Per quanto riguarda i primi, l’ipotesi è quella di cancellare l’Irpef che grava sugli assegni inferiori a 8mila euro (mensile lordo tra 625 e 665 euro). Tradotto in numeri, si tratta di un’operazione del valore di circa 500 milioni di euro a favore di un milione e 200mila pensionati. Soggetti a reddito molto basso e che non rientrano nella “no tax area“, la soglia sotto la quale non si pagano imposte sul reddito (lavoratori dipendenti fino a 8mila euro).

BONUS 80 EURO, IPOTESI ESTENSIONE – Il governo vorrebbe poi estendere il bonus per le famiglie monoreddito con più figli a carico. L’ipotesi? Secondo il quotidiano romano, è quella di estendere gli 80 euro per le famiglie numerose fino a redditi da 55mila euro, ma prevedendo una sorta di “sistema a fasce”. Ovvero, il limite per usufruire dello sgravio fiscale potrebbe aumentare fino a 30mila euro con due figli a carico, a 42mila con tre figli e a 50 o 55 mila per chi ne ha quattro. Il peso dell’intervento, secondo le stime del Tesoro, potrebbe aggirarsi intorno ai 400 milioni di euro.

DOVE TROVARE I SOLDI – Al momento, però, restano soltanto ipotesi. In attesa di accertare il reale valore dell’operazione spending review. L’esecutivo punta ad ottenere gran parte dei risparmi dalle forniture della pubblica amministrazione, accorpando centrali d’acquisto dello Stato e degli enti locali (con risparmi stimati tra i 6 e i 7 miliardi di euro). Tra riduzione delle società partecipate, immobili e digitalizzazione, poi, il Tesoro cerca altre 4 miliardi di euro. Oltre al miliardo di tagli ai costi della politica, c’è poi il capitolo legato alla razionalizzazione degli incentivi alle imprese. Soltanto una volta accertate le entrate, si potrà capire il margine d’intervento per l’eventuale allargamento del bonus Irpef.

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