La tattica diabolica di Isis contro le minoranze religiose

L’avanzata degli islamisti di Isis, il movimento  di guerriglieri che ha fondato lo Stato islamico imperniato sul califfato tra la Siria e l’Iraq, è caratterizzata dall’assalto sistematico a chi crede in un’altra religione diversa dall’Islam sunnita. Le nuove vittime del fondamentalismo di Isis sono gli yezidi, i fedeli di una religione diffusa nei territori curdi.

Refugees Fleeing ISIS Offensive Pour Into Kurdistan
Spencer Platt/Getty Images

ISIS CONTRO GLI YEZIDI – Isis ha conquistato nuove città che si trovano nella zona curda dell’Iraq. L’avanzata degli islamisti è stata favorita dal disimpegno delle truppe curde, visto che il governo autonomo ha come principale interesse la difesa della zona petrolifera di Kirkuk. I miliziani di Isis hanno issato la loro bandiera nera in diverse città del Kurdistan, ed hanno preso di mira gli yezidi, i fedeli di una religione , lo yazidismo, legata all’Islam. Il fondamentalismo sunnita di Isis non accetta però diverse interpretazioni della legge coranica, e come ormai d’abitudine, i jihadisti che imperversano tra Iraq  e Siria pongono gli “infedeli” davanti ad una scelta : la conversione all’Islam sunnita, la fuga dalle loro case e dalla loro terra, oppure la morte.  Una tattica definita diabolica dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung, che rimarca come sia già stata adottata contro le altre minoranze religiose che si sono scontrate con il fondamentalismo dello Stato islamico. Gli yezidi sono le loro nuove vittime dopo i cristiani e gli stesi sciiti, musulmani che però si debbono convertire al fondamentalismo sunnita pena la morte o la fuga.

YEZIDI E CRISTIANI IN FUGA – Secondo le informazioni fornite dal rappresentante dell’Onu a Bagdad, l’avanzata dello Stato islamico, che ora ha un confine di circa mille chilometri con il governo autonomo dell’Iraq curdo, ci sono circa 200 mila yezidi in fuga. Un terzo dei fedeli di questa religione, che conta circa 800 mila persone a livello mondiale,  vive in Iraq, con una diaspora in Siria, Iran, e Armenia. La nazione dove ci sono i maggior numero di immigrati di fede yezida è la Germania, che ne ospita circa 60 mila. Dall’arrivo dello Stato islamico nei territori montuosi di  Jebel Sinjar 40 mila yezidi sono riusciti a mettersi in salvo scappando nel vicino Kurdistan. Quando Isis ha conquistato Mosul la stessa sorte era toccata alle famiglie cristiane. Il leader di Isis Abu Bakr al-Baghdadi aveva fatto recapitare una lettera in cui annunciava la morte a chi non si convertiva, con la possibilità però di fuggire dalla città ora diventata parte del Califfato dello Stato islamico. Decine di famiglie cristiane hanno dovuto abbandonare Mosul fuggendo verso il Kurdistan, lasciando nelle loro città ogni avere depredato dai miliziani.

Photocredit foto copertina: Spencer Platt/Getty Images

 

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