Costa Concordia: «Missione compiuta»

«Oggi non è certo il giorno del lieto fine, non si può essere felici con 33 morti, il trentatreesimo nel gennaio di quest’anno. È tuttavia un giorno di ricordo delle vittime e di gratitudine verso gli abitanti del Giglio». Con queste parole Matteo Renzi ha simbolicamente accolto nel porto di Genova il relitto della Costa Concordia, arrivata domenica mattina dopo il suo lento viaggio attraverso il Mar Tirreno. Tutto è andato come previsto, nonostante un forte vento che, nelle ultime ore del viaggio, ha complicato le operazioni attorno alla nave e al suo seguito.

 

MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images
MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images

 

COSTA CONCORDIA, SI CHIUDE IL CERCHIO – «Arriverà domenica a Genova», avevano detto gli addetti ai lavori, coordinati dal capo progetto Nick Sloane e dal capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. E così è stato: all’alba di ieri la nave è apparsa all’orizzonte del capoluogo ligure, ma ci sono volute ore di manovre caute e precise per accompagnare il relitto fino all’attracco di Prà-Voltri, dove verrà prima privata di tutti gli arredi ancora al suo interno e poi demolita pezzo dopo pezzo. Il viaggio della Concordia termina là dove era cominciato: è stato proprio nel porto di Genova che, nel settembre 2005, la nave era stata varata. E qui la Concordia cesserà di esistere dopo essere rimasta per novecento giorni nelle acque dell’Isola del Giglio, in seguito del naufragio del 13 gennaio 2012.

 

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COSTA CONCORDIA, MISSIONE COMPIUTA – «Missione compiuta» – ha commentato soddisfatto Gabrielli, una volta che la Concordia è stata messa al sicuro nel porto, sotto gli occhi di migliaia di curiosi che dalle prime luci dell’alba hanno affollato ogni angolino utile di quel tratto di costa per vedere arrivare il relitto. Un diversivo per una giornata di mare, per i genovesi e per i turisti, ma per le tante persone che hanno lavorato all’impresa si tratta di un giorno speciale, come sottolineato anche dallo stesso Gabrielli: «Lo sforzo cominciato due anni fa – ha detto – Ha avuto il suo giusto compimento».

 

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COSTA CONCORDIA, L’ULTIMO VIAGGIO – La Costa Concordia era partita dall’Isola del Giglio nella mattinata di mercoledì 23 luglio, dopo una preparazione minuziosa per far prima rigalleggiare la nave e poi per ruotarla lentamente di 180 gradi in modo da poter essere agganciata ai due rimorchiatori che, in quattro giorni, l’hanno trainata lentamente verso Genova. Rimorchiatori che hanno lasciato il loro delicatissimo carico ieri mattina, quando la nave è stata presa in consegna dalle autorità portuali genovesi, e agganciata dal rimorchiatore più potente del porto per portarla fino all’attracco. Nel suo ultimo viaggio, la Concordia non ha lasciato dietro di sé nessun intoppo, nemmeno dal punto di vista ambientale, una delle più grandi preoccupazioni delle autorità: «Non si sono avuti sversamenti, nessun inquinamento, avevamo preparato tutte le precauzioni», ha precisato il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, cogliendo l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del governo francese, che nei giorni scorsi non aveva nascosto le proprie preoccupazioni nei confronti dell’intera operazione, dal momento che il relitto avrebbe attraversato acque territoriali francesi.

COSTA CONCORDIA, «UN NUOVO INIZIO» – «Abbiamo fatto il nostro lavoro – ha detto ancora il premier Renzi – Questo è un nuovo inizio che si porta nel cuore un dolore che non si può cicatrizzare, ma che dà speranza per quanto siamo stati capaci di fare» – ha aggiunto, ricordando le vittime e tutti gli abitanti dell’Isola del Giglio, la cui amministrazione, ora, dovrà decidere se far sparire ogni taccia del naufragio o se trovare il modo di mantenere vivo il ricordo della Concordia e della sua storia.

(Photocredit copertina: Marco Bertorello / Afp / Getty Images)

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