Baby squillo: il dirigente dello Stato le “offriva” agli amici

Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulle baby squillo dei Parioli: dopo le condanne a 10 anni per il dominus dell’organizzazione Mirko Ieni e a 6 anni per la madre di una delle due liceali, proseguono gli accertamenti della procura di Roma e si allunga la lista degli indagati.

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MANAGER – Secondo quanto riporta Il Messaggero tra i circa sessanta clienti risulterebbe anche un insospettabile dirigente dello Stato, nel tempo libero habitué dell’appartamento a luci rosse di viale Parioli 190. Sarebbero state proprie le due ragazze – periodicamente riascoltate dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal sostituto Cristiana Macchiusi – a fornire i dettagli del coinvolgimento del funzionario pubblico. L’accusa è di sfruttamento della prostituzione minorile: il manager infatti non si sarebbe limitato al ruolo di cliente ma avrebbe fatto anche da promotore suggerendo le prestazioni delle giovanissime – 14 anni e 15 anni – ad amici e parenti. La procura ha formalizzato quindi l’iscrizione nel registro degli indagati.

FUSCO – Il tema è di forte attualità. Circa dieci giorni fa, in un’inchiesta parallela a quella delle baby squillo dei Parioli, è stato arrestato Furio Fusco, 55enne noto fotografo romano, con l’accusa di adescamento alla prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico.

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