La Chiesa anglicana dà il via libera alle donne vescovo

Via libera del Sinodo generale della Chiesa d’Inghilterra alla riforma che permetterà anche alle donne di diventare vescovi. Si tratta di un voto storico, che mette fine a una delle controversie più lunghe della storia della Chiesa anglicana e che arriva a oltre vent’anni di distanza dall’istituzione del sacerdozio femminile.

L'Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby (destra) - Foto: LINDSEY PARNABY/AFP/Getty Images
L’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby (destra) – Foto: LINDSEY PARNABY/AFP/Getty Images

IL SÌ DELLA CHIESA ANGLICANA ALLE DONNE VESCOVO – Il Sinodo, riunito a York, ha dunque votato a favore della riforma. Un «sì» supportato dall’Arcivescovo di  Canterbury Justin Welby – la seconda carica della Chiesa anglicana dopo la regina – che ieri si era espresso a favore, sottolineano che già entro la fine del 2015 ci potrebbe essere una donna a capo di una diocesi inglese. Welby, guida spirituale di 80 milioni di anglicani in tutto il mondo, aveva anche aggiunto che l’opinione pubblica avrebbe giudicato «quasi incomprensibile» un no da parte del Sinodo: «Da un punto di vista teologico – aveva detto Welby alla BBC – La Chiesa ha sbagliato a non permettere il sacerdozio femminile – Sono fiducioso». Già nel 2012, infatti, il Sinodo era stato chiamato a votare la riforma, che però era stata bloccata dai voti contrari da parte dei membri laici del Sinodo, nonostante fosse già stata approvata dal clero.

 

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IL SUPPORTO DI DAVID CAMERON – Un sì, quello che da oggi permetterà alle donne di salire alla cattedra vescovile, supportato anche dal primo ministro David Cameron, che ha più volte espresso il proprio sostegno alla riforma. «Penso che l’Arcivescovo Welby abbia mostrato una grande capacità di leadership – aveva detto al Telegraph poche ore prima del voto – Sono a favore di quello che sta cercando di fare e spero proprio che ci riesca».

(Photocredit copertina: Yui Mok – WPA Pool/Getty Images)

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