Il prete che ruba un milione di euro ai poveri

06/10/2011 di Andrea Mollica

Un sacerdote cattolico a processo per essersi impossessato delle offerte dei fedeli

Un parroco ha rubato una cifra nell’ordine del milione di euro dalle offerte che i fedeli avevano fatto ai poveri e per le opere di bene. Un furto costante e sistematico durato molti anni, che probabilmente è iniziato poco che il prete è diventato responsabile della parrocchia di Sant’Egidio nel comune di Laudenbach, nel Baden-Württemberg.

FURTI CONTINUI – Per quarant’anni Hans S. ha predicato ai suoi fedeli il bene comune, ma intanto si intascava quanto veniva donato alla sua parrocchia per uso personale.  “Il sacerdote ha utilizzato il denaro raccolto dai fedeli per usi personali, trasferendolo sui suoi conti corrente”. La polizia lo ha scoperto nel 2009, quando aveva notato  che il prete cattolico dichiarava come suoi i soldi della parrocchia. Nel corso di una perquisizione sono stati sequestrati 133 mila euro raccolti in buste archiviate come “cassa nera” oppure “nuovo denaro”. La somma complessiva sottratta alla sua chiesa sarebbe nell’ordine di un milione di euro, il frutto di malversazioni durate un paio di decenni almeno.

USO PERSONALE – Il parroco ha prima confessato, per poi ritrattare, anche se al processo pare che confesserà un’altra volta dopo la schiacciante presentazione di prove esibita dalla pubblica accusa nella prima udienza. Il sacerdote Hans S. avrebbe comprato con i soldi chiesti per poveri e bisognosi una nuova auto, acquistato un’assicurazione per la vita del valore di 50 mila euro,così come avrebbe comprato molte monete preziose per la sua collezione personale. Una condanna sembra l’esito più probabile del processo intentato contro il sacerdote, mentre nella sua parrocchia i fedeli preferiscono tacere, anche se da più parti si conferma che i sospetti su Hans S. fossero numerosi.

Edit: dalla comunità di Sant’egidio riceviamo e pubblichiamo:

Roma, 7 ottobre 2011

Gentili signori,

è con vivo disappunto che abbiamo letto nella parte esteri del vostro giornale di ieri 6 ottobre che un prete tedesco, tale “Hans S”., accusato di aver rubato ingenti somme ai fedeli, sarebbe responsabile della Comunità di Sant’Egidio in quella zona.
Scrivete testualmente: “Un furto costante e sistematico durato molti anni, che probabilmente è iniziato poco dopo che il prete, in questi giorni sottoposto a processo, è diventato il responsabile della Comunità di Sant’Egidio, nel comune di Laudenbach, nel Baden-Württemberg”.
La notizia è assolutamente falsa.
Non solo il prete in questione non è responsabile della Comunità di Sant’Egidio, e peraltro non esiste nessuna Comunità di Sant’Egidio a Laudenbach, ma nemmeno è da noi conosciuto.
Consultando i siti tedeschi che danno la notizia abbiamo appreso che il sacerdote in questione ha lavorato per un periodo nella parrocchia di Sant’Egidio a Laudenbach. Cosa evidentemente totalmente diversa dalla Comunità di Sant’Egidio.
Il vostro sito, mostrando una approssimazione che ci lascia increduli, ha tradotto dai siti tedeschi il termine “parrocchia di Sant’Egidio” con “Comunità di Sant’Egidio”.
Pretendiamo quindi una immediata smentita e rettifica di tale affermazione, con un riscontro immediato, riservandoci di procedere anche per via legali nei vostri confronti per diffamazione e per danni.

Cordiali saluti

Cesare Zucconi

Segretario Generale e legale rappresentante
Comunità di S.Egidio – ACAP

Risponde la redazione: l’autore ha scritto la parola “comunità” in minuscolo (e non in maiuscolo, come voi riportate nella vostra rettifica), per usarla come sinonimo di parrocchia e cercando di evitare la ripetizione “parroco-parrocchia” all’interno della frase. Qui, da un copincolla del nostro articolo pubblicato su un altro sito, potrà verificare che diciamo il vero. D’altro canto, come recita il codice di diritto canonico, la “parrocchia” è definita come una

determinata comunità di fedeli che viene costituita stabilmente nell’ambito di una Chiesa particolare, e la cui cura pastorale è affidata, sotto l’autorità del Vescovo diocesano, ad un parroco quale suo proprio pastore

L’autore non intendeva in alcun modo richiamare a mente la Comunità di Sant’Egidio, e conosce perfettamente la differenza tra le due cose. Abbiamo comunque editato l’articolo per evitare ulteriori fraintendimenti, e pubblicato qui in calce la vostra smentita, che abbiamo pubblicato anche nello spazio dedicato del giornale.

La redazione

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