Chi arrossisce piace

01/10/2011 di Redazione

Lo dice una ricerca secondo cui chi si imbarazza facilmente è visto come più generoso e affidabile

Per quelli di noi che hanno un atteggiamento goffo e una costante paura di dire o fare la cosa sbagliata, l’imbarazzo è una compagnia costante. Ma sorprendentemente questa potrebbe essere una buona cosa.

MISURARE L’IMBARAZZO – I ricercatori all’UC di Berkeley hanno scoperto che chi si imbarazza facilmente viene visto più positivamente di chi ha più autostima. In particolare, quelli che vivono in uno stato di perenne mortificazione sono visti come più generosi e degni di fiducia. I ricercatori sottolineano che non stanno parlando di livelli debilitanti di ansia sociale – cioè la vergogna – ma sembra che l’abilità di riconoscere gli errori e sentirsi abbastanza stupidi per questo possa essere visto come una virtù. Per misurare come le persone vedono l’imbarazzo, i ricercatori hanno fatto un certo numero di test. Alcuni si concentravano sul livello generale di imbarazzo dei partecipanti nel ricordare alcune figuracce del passato, come scoreggiare in pubblico oppure scambiare una donna grassa per una incinta.

GIOCO DEL DITTATORE – I partecipanti hanno anche preso parte a un esperimento psicologico conosciuto come “Il gioco del Dittatore”, nel quale ai partecipanti vengono dati dieci biglietti della lotteria e gli viene chiesto di dividerne quanti vogliono con un compagno. Coloro che hanno mostrato alti livelli di imbarazzo hanno diviso il maggior numero di biglietti, suggerendo un temperamento più generoso. O, magari, erano solo più in imbarazzo all’idea di sembrare egoisti da sentire che dovevano regalare più biglietti. Il risultato, comunque, è lo stesso.

PROVA D’ATTORE – In un altro esperimento, i partecipanti guardavano un attore a cui veniva detto di aver ricevuto un punteggio perfetto in un test. In alcuni casi, l’attore rispondeva con orgoglio, in altri sembrava imbarazzato per la sua ottima performance. I partecipanti al test, poi, hanno interagito con gli attori in giochi progettati per misurare quanto si fidassero di loro. Quelli che erano apparsi imbarazzati sono apparsi ai partecipanti più affidabili di quelli che avevano mostrato orgoglio.

FIRMA EMOTIVA – Lo psicologo sociale di Berkeley Robb Willer, uno dei tre membri del team di ricerca, spiega cosa c’è di così positivo nell’essere imbarazzati: “L’imbarazzo è la firma emotiva di una persona a cui si possono affidare risorse preziose. E’ parte del collante sociale che facilita la fiducia e la cooperazione nella vita di tutti i giorni”.

NE VALE LA PENA! – Il suo collega Matthew Feinberg osserva che le persone sembrano “volerli come alleati” e che in generale è più facile che si sentano a proprio agio nell’essere fiduciosi con chi si imbarazza facilmente. Sembra quasi che vivere nel costante terrore di ogni situazione sociale abbia dei risvolti positivi. Ovviamente, c’è anche l’altra faccia della medaglia: la gente si fida poco di chi ha molta autostima? I ricercatori non hanno ancora lavorato su questo fronte, ma dicono che lo faranno presto.

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