Nahid Almanea, la giovane con il velo uccisa perché musulmana?

Un velo integrale blu, un hijab colorato e una vita strappata a soli 31 anni. È morta, sotto i colpi di 16 coltellate, Nahid Almanea, studentessa saudita che si trovava da sei mesi nel Regno Unito. Il suo corpo è stato trovato pochi minuti dopo l’aggressione, martedì mattina, sul sentiero che solitamente la donna percorreva per raggiungere il campus universitario di Colchester nell’Essex. Nahid è stata aggredita lungo la strada e colpita con diverse coltellate di cui due fatali all’altezza del collo.

Di solito percorreva quella strada con il fratello, con cui la giovane viveva. Quel maledetto martedì però Nahid sarebbe partita da casa sola a causa degli impegni mattutini del fratello che uscì diversi minuti prima di lei.
Nessuno è riuscito ad indicare alla polizia persone sospette o movimenti strani attorno alla zona dell’aggressione. Le autorità hanno perfino lanciato un appello alla comunità, chiedendo ai residenti se qualcuno fosse rincasato martedì mattina in evidente stato di angoscia e agitazione.

Afghanistan During The UN PeaceKeeping Occupation

LA PISTA DEL DELITTO ISLAMOFOBO – Una pista però sta sempre più prendendo corpo. L’abbigliamento di Nahid potrebbe aver avuto un ruolo importante identificando la ragazza come musulmana e avviando così l’ipotesi di un omicidio a sfondo xenofobo. Del caso ne parla oggi il Corriere della Sera in un pezzo a firma di Maria Serena Natale.

Nahid vittima dell’odio per la sua religione? È di pochi mesi fa l’allarme del Metropolitan Police di Londra sull’impennata di crimini contro i musulmani, collegata all’esasperazione della retorica islamofoba dopo il brutale assassinio del soldato Lee Rigby nel maggio 2013 a opera di due cittadini di origini nigeriane convertiti all’Islam.

e ancora…

A poche ore dalla diffusione della notizia il presidente della Federazione delle società studentesche islamiche ingesi ha rilasciato una dura dichiarazione sul linguaggio intriso d’odio che è sempre più diffuso nel mondo della politica e dell’informazione e «mette in pericolo la vita dei musulmani». Il giorno dopo un sedicente combattente dell’Isis, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante che ha dichiarato guerra al governo di Bagdad, ha incitato su Twitter «i fratelli inglesi» schierati sul fronte mediorientale a tornare a casa per vendicare la morte della studentessa di Colchester.

UN FERMATO E I VIDEO – Un uomo di 52 anni, originario di Colchester, è stato fermato poche ore fa dagli agenti per esser sottoposto ad interrogatorio. Si cerca di capire chi abbia seguito Nahid, chi abbia voluto farle del male. Per questo si vaglia ogni pista cercando informazioni dalle camere a circuito chiuso presenti in vari punti del tragitto percorso dalla studentessa.
Qui sotto un video diffuso dal Daily Mail riporta i frame delle videocamere qualche minuto prima dell’omicidio della ragazza. Nelle immagini si intravede Nahid che attraversa la strada, sola:

(Daily Mail)

Le autorità stanno vagliando anche possibili collegamenti con l’omicidio di James Attfield, un uomo con problemi psichici, morto dopo essere stato accoltellato 100 volte in un parco della città questo marzo. Anche in quel caso non fu mai identificato l’autore dell’omicidio. «Ci sono alcune somiglianze – ha spiegato la polizia – ma anche un gran numero di differenze». Intanto che si vagliano tutte le vie possibili, il caso di Nahid e della pista islamofoba potrebbe montare. Gli agenti nel mentre hanno diramato un avviso importante alla comunità in queste delicate ore: «Non uscite da soli».

(Foto copertina e pezzo archivio Getty Images)

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