Il bando a 5 Stelle per diventare assessore a Livorno

Niente scelta diretta del sindaco. Sarà un concorso pubblico a selezionare i membri della giunta e il segretario comunale. È l’insolita, ma attesa, decisione del nuovo primo cittadino della città di Livorno, il pentastellato Filippo Nogarin, protagonista del più inatteso dei successi al secondo turno delle Elezioni Amministrative. Due giorni fa il candidato del partito di Beppe Grillo, dopo aver raccolto al primo turno solo il 19% dei consensi, è riuscito al ballottaggio a sconfiggere la coalizione di centrosinistra nella città dove nacque il Partito Comunista Italiano, da 68 anni sempre amministrata da formazioni di sinistra. Ora lancia dalle pagine del Movimento 5 Stelle livornese viene rilanciato il documento (in rete da maggio) per la «selezione pubblica per il conferimento di nomine ad assessore e a segretario comunale per il comune», la domanda che dovrà essere inoltrata online dagli aspiranti assessori insieme al proprio curriculum vitae entro il 17 giugno (data slittata di 15 giorni rispetto all’iniziale 2 giugno).

 

Filippo Nogarin di M5s conquista la rossa Livorno e diventa sindaco

 

STOP AGLI ISCRITTI AI PARTITI – «Regalare un assessorato – si spiega nella premessa – significa, per i partiti, ringraziare chi ha portato più voti o rendere un maggior tornaconto al proprio gruppo politico, il che non ha niente a che vedere con il bene comune. Il MoVimento 5 Stelle di Livorno intende porre fine a questa vergognosa consuetudine e lo fa mettendo la competenza al centro delle scelte politiche. Noi vogliamo solo persone competenti e indipendenti e non iscritte ad alcun un partito politico».

NO AI PARENTI DEI CANDIDATI – Sono 14 i requisiti minimi per partecipare alla selezione. È innanzitutto necessario aver conseguito almeno un diploma di maturità, avere una buona conoscenza della lingua inglese, essere privo di condanne penali (anche non definitive) e di procedimenti penali in corso (per qualsiasi tipo di reato) e non essere stati candidati in organizzazioni politiche negli ultimi tre anni e non essere stati iscritti, sempre negli ultimi tre anni, ad alcun partito. Ma non solo. Il concorso è chiuso per gli iscritti alla Massoneria e per chi è membro di consigli direttivi o partecipa ai consigli di amministrazione di aziende pubbliche o private che mantengano in essere rapporti di natura economica con il Comune. Concorso vietato, infine, anche per parenti, coniugi o affini dello stesso sindaco e dei candidati consiglieri presenti nella lista del Movimento 5 Stelle di Livorno.

 

(Fonte foto: archivio LaPresse. Credit Federico Bernini)

 

VOTAZIONE SU AIRESIS – È stata già tracciata la road map per la selezione delle domande e delle proposte. Il candidato alla carica di assessore nella giunta di Filippo Nogarin dovrà innanzitutto produrre (è questo l’ultimo dei 14 requisiti minimi) «una dichiarazione all’interno della quale esporrà quali siano le proprie idee e progetti in relazione all’assessorato per il quale intende candidarsi». La dichiarazione verrà discussa durante colloqui di valutazione. Nel dettaglio, una Commissione Esaminatrice composta da 7 membri eletti dall’assemblea degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Livorno (composta cioè dal candidato portavoce Nogarina, da tre attivisti che abbiano competenze tecnico giuridiche e da altri tre attivisti che risultino iscritti al Movimento da alcuni anni) si occuperà di verificare le domande degli aspiranti assessori e segretario comunale, effettuare colloqui di valutazione con i candidati, scegliere i candidati. La Commissione, dopo aver valutato i candidati, entro fine giugno si esprimerà con voto palese selezionando tra tutti i candidati perlomeno due di loro ritenuti più idonei per qualifica di pertinenza. I curricula ed i relativi candidati selezionati, sempre entro fine giugno, saranno poi presentati agli attivisti, i quali esprimeranno le loro scelte formando la Giunta con votazione sulla piattaforma Airesis nelle successive 48 ore. Un nuovo e raro caso di democrazia (quasi) liquida. Che però ruberà un po’ di tempo. Livorno conoscerà i suoi amministratori solo un mese dopo aver scelto il sindaco.

(Fonte foto copertina: archivio LaPresse. Credit Federico Bernini)

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