Mondiali 2014, le outsider: l’Olanda

OUTSIDER MONDIALI BRASILE 2014, OUTSIDER PER FORZA – La finalista di Sudafrica 2010, l’Olanda, dev’essere considerata almeno come outsider del prossimo torneo brasiliano, anche se oggi la squadra allenata da Louis Van Gaal è lontana parente della corazzata orange che stupì il mondo quattro anni fa. Colpa del cambio generazionale.

Il Commissario Tecnico dell'Olanda Louis Van Gaal (AP Photo/Peter Dejong)
Il Commissario Tecnico dell’Olanda Louis Van Gaal (AP Photo/Peter Dejong)

OUTSIDER MONDIALI BRASILE 2014, IL CAMBIO GENERAZIONALE – Dell’Olanda allenata da Bert van Marwijk sono rimasti in pochi. Per fare un esempio, rispetto alla squadra che ha giocato la finale non ci sono più il portiere Stekelenburg, i difensori Van der Wiel, Heitinga, Mathijsen e Van Bronckhorst, oltre al centrocampista Van Bommel. Appare evidente che con cinque assenze su 11, l’Olanda ha dovuto fare i conti con un cambio generazionale molto forte. Tuttavia la presenza in panchina di un maestro come Louis Van Gall, prossimo allenatore del Manchester United, garantisce risultati di prestigio oltre che la certezza di aver pescato il meglio che la scuola calcistica dei Paesi Bassi può garantire.

OUTSIDER MONDIALI BRASILE 2014, IL NODO INFORTUNI – L’Olanda è costretta anche a fare i conti con due infortunati di lusso. Il primo è quello che ha colpito Kevin Strootman, centrocampista della Roma fermato dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro che lo costringerà ad uno stop di nove mesi, con Van Gaal che ha reagito parlando di una notizia «drammatica». Il secondo invece è quello che ha colpito Rafael Van der Vaart, centrocampista dell’Amburgo infortunato ad un polpaccio nel corso di una seduta d’allenamento nel ritiro pre-mondiale. Un altro che rischia di rimanere a casa per infortunio è il terzino 31enne Paul Verhaegh.

 

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OUTSIDER MONDIALI BRASILE 2014, CAMMINO NETTO NEL GIRONE – Non bisogna dimenticare che l’Olanda è una delle nove squadre arrivate al Mondiale da imbattute nel girone eliminatorio. Gli Orange hanno conquistato il gruppo D con 28 punti, frutto di nove vittorie ed un pareggio, con squadre come Romania, Ungheria, Turchia, Estonia ed Andorra. Da sottolineare come l’unico pareggio sia stato ottenuto proprio a Tallinn, capitale estone. Visti i presupposti, l’Olanda si prepara a recitare un ruolo da protagonista già nel suo gruppo, il B, in compagnia di Spagna, Cile e Australia. Gruppo da vincere, se si vuole evitare l’incognita Brasile.

OUTSIDER MONDIALI BRASILE 2014, IN DIFESA MANCA IL GRANDE NOME – Al momento Van Gaal non ha ancora modificato la lista dei 30 pre-convocati. In porta sono stati chiamati Jasper Cillessen dell’Ajax, probabile titolare, Tim Krul del Newcastle, Michel Vorm dello Swansea City e Jeroen Zoet del PSV Eindhoven. Difficile dire chi resterà a casa. Tuttavia ipotizziamo il taglio di Vorm, salvo probabilmente essere smentiti. In difesa visto il cambio generazionale manca il grande nome, eccezion fatta per Daley Blind dell’Ajax, figlio di Danny Blind, colonna olandese degli anni ’90. Da segnalare la presenza di Terence Kongolo del Feyenoord, ragazzo che già nel corso della manifestazione farà parlare di sé.

OUTSIDER MONDIALI BRASILE 2014, LA FORZA È NELL’ATTACCO – Situazione simile a centrocampo, con la differenza che almeno un giocatore noto al grande pubblico è presente. Anzi, i grandi nomi sono due Parliamo di Wesley Sneijder che verrà affiancato da Nigel De Jong. Con loro Tonny Vilhena del Feyenoord e Georginio Wijnaldum del Psv Eindhoven. I carichi pesanti si hanno in attacco, con l’Olanda che può contare su Robin Van Persie, Dirk Kuyt, Jan Klaas Huntelaar, Arjen Robben. Il fatto che l’Olanda sia priva di un’ossatura storica può rappresentare un problema ma anche un’opportunità. Del resto gli Orange sono famosi per la loro idea di calcio fatta di fantasia e talento e sicuramente i ragazzi di Van Gaal terranno fede alla storia della Nazionale.

 

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OUTSIDER MONDIALI BRASILE 2014, OBIETTIVO SEMIFINALI – Per quanto riguarda il cammino olandese, l’obiettivo è quello di vincere il girone. Si dice che la sfida vera sarà con il Cile ma difficilmente i sudamericani, specie con un Vidal a mezzo servizio, possono pensare d’impensierire una delle vecchie glorie del calcio mondiale. La sfida sarà quindi con la Spagna. E considerando che la seconda del girone potrebbe affrontare il Brasile, primo nel gruppo A, serve arrivare davanti per incontrare la seconda di quel gruppo, probabilmente la Croazia. E la vincitrice dell’incontro troverebbe la vittoriosa tra la prima del girone C (abbiamo ipotizzato la Colombia) e la seconda del D (ovvero per noi l’Uruguay). Tutte squadre abbordabili per un Olanda che potrebbe trovarsi nuovamente in semifinale e da lì provare a sognare il primo alloro mondiale.

OUTSIDER MONDIALI BRASILE 2014, I CONVOCATI – Questi i pre-convocati di Louis Van Gaal per Brasile 2014. Ricordiamo che Rafael Van Der Vaart è già certo di non partire a causa di un infortunio rimediato in ritiro:

Portieri: Jasper Cillessen (Ajax), Tim Krul (Newcastle), Michel Vorm (Swansea), Jeroen Zoet (PSV Eindhoven)

Difensori: Patrick van Aanholt (Vitesse), Daley Blind, Joël Veltman (Ajax), Daryl Janmaat, Terence Kongolo, Bruno Martins Indi, Stefan De Vrij (Feyenoord), Karim Rekik (PSV Eindhoven), Paul Verhaegh (Augsburg), Ron Vlaar (Aston Villa)

Centrocampisti: Jordy Clasie, Tonny Vilhena (Feyenoord), Leroy Fer (Norwich City), Jonathan De Guzman (Swansea City), Nigel de Jong (Milan), Wesley Sneijder (Galatasaray), Rafael van der Vaart* (Amburgo), Georginio Wijnaldum (PSV Eindhoven)

Attaccanti: Jean-Paul Boëtius (Feyenoord), Memphis Depay (PSV Eindhoven), Klaas-Jan Huntelaar (Schalke 04), Dirk Kuijt (Fenerbahce), Jeremain Lens (Dynamo Kiev), Robin van Persie (Manchester United), Arjen Robben (Bayern Munich), Quincy Promes (FC Twente)

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