Sony annuncia il grande ritorno della «cassetta»?

Impianti stereo che ingarbugliavano il nastro obbligandoci a un lavoro certosino per rimetterlo in sesto, voci e melodie che cominciavano ad appannarsi a causa del numero massiccio di ascolti e, sopratutto, il trucco della penna per riavvolgere il nastro e riascoltare subito la propria canzone preferita. Chiunque abbia almeno trent’anni ricorda – forse con un pizzico di nostalgia – i tempi delle musicassette e dei Walkman, delle compilation casalinghe e delle registrazioni dalla radio.

sony musicassette
(Photocredit: Getty Images)

VINTAGE, MA ANCORA USATA – Spodestata dai compact disc e dai dvd prima e dalle chiavette usb e dal cloud poi, la musicassetta ha perso ormai da parecchi anni il proscenio come supporto più utilizzato da musicofili e affini. Ma non per questo ha smesso di essere amata e, in certi casi, anche preferita dagli addetti ai lavori. Non si tratta soltanto di un vezzo da hipster: come riportano Le Figaro e Forbes il mercato dei nastri magnetici ha registrato un curioso aumento del 13% del 2012 e del 26% nel 2013 e, sopratutto tra i professionisti del settore musicale, c’è chi è tornato a strizzare l’occhio a questo supporto analogico che per almeno tre decenni ha regnato incontrastato accanto al vinile.

 

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LA CASSETTA STA PER TORNARE? – Eppure, le cassette potrebbero tornare a vivere una seconda primavera: nel corso dellaInternational Magnetics Conference che si chiude oggi a Dresda, in Germania, i rappresentanti di Sony hanno presentato un nuovo supporto per il trasporto dei dati basato su un supporto magnetico in grado di memorizzare qualcosa come 148GB per pollice, per un totale di 185 terabyte su tutta la lunghezza del nastro. Il progetto non è nuovo, visto che la casa giapponese aveva ci aveva già lavorato con FujiFilm and IBM un paio di anni fa, ma ora il prodotto arriva in forma «riveduta e corretta» basato sulla tecnologia sputtering, che permette di depositare sul nastro una maggiore quantità di cristalli magnetici, permettendo al supporto di immagazzinare un volume enorme di dati. E secondo Forbes questa super-cassetta potrebbe essere qualcosa di più di un semplice esperimento condotto da Sony: i nastri magnetici sono ancora un’opzione percorribile per l’archiviazione dei dati e, nonostante non sia ancora stata ipotizzata una data di lancio, il progetto potrebbe realmente vedere la luce.

I NOSTALGICI DEL «NASTRONE» – Le Figaro, tuttavia, si sente in dovere di frenare i voli pindarici degli amanti del vintage: è molto probabile, infatti, che il nuovo prodotto venga destinato a un uso industriale più che casalingo. Ma, in fondo, sognare non costa niente e dopo l’annuncio di Sony non saranno certo pochi coloro che si sono rimessi a fare i conti per registrare quante più canzoni possibili sull’indimenticato «nastrone».

 

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