Alessandro Di Battista e Michele Emiliano: prove tecniche di intesa

«Senza alcuna polemica, caro Sindaco, mi chiedo come possa far parte di un partito ormai diventato una vera “peste rossa” capace di infestare ogni cosa, dalle cooperative al TAV, dall’EXPO agli ospedali». È iniziato così lo scambio virtuale tra il deputato del MoVimento 5 Stelle Alessandro Di Battista e il sindaco del Pd di Bari Michele Emiliano. Una corvesazione “epistolare 2.0” che è culminata con la promessa di un incontro tra i due. Emiliano infatti non si è tirato indietro e ha replicato al grillino: «Incontriamoci di persona e riavviamo il Paese insieme».

DISOCCUPAZIONE

IL PLICO DI DIBBA – A scatenare la richiesta di Dibba le parole recenti di Emiliano nello studio di Servizio Pubblico: «Per noi del Pd – disse ad aprile – è un problema fare le riforme costituzionali con Berlusconi. Col M5S potevamo fare cose strepitose. Ho provato a chiamare Alessandro Di Battista, ma non ne ho saputo più nulla». Cosa era successo in precedenza? Due mesi fa il sindaco di Bari propose, sempre a Servizio Pubblico, di fare da “pontiere” con il MoVimento, davanti ad un intransigente Matteo Renzi. All’epoca (6 marzo) nel salotto di Santoro c’era anche Di Battista. «Io non mi sento in dissonanza con Di Battista – spiegò al tempo Emiliano – ma non mi ci ritrovo nei metodi». Adesso, dopo puntate di Servizio Pubblico e cinguettii, Di Battista ha replicato al sindaco pugliese: «Gentile Dipendente dei cittadini baresi, come da accordi le allego solo alcune delle proposte di legge del Movimento 5 Stelle che il suo partito non intende discutere né, tantomeno, calendarizzare». Reddito di cittadinanza, esenzione IRAP per le microimprese, legge anticorruzione e sull’autoriciclaggio, il deputato tira fuori la lista dei disegni pentastellati con una chiusa dedicata al sindaco del partito della “peste rossa”: la Canzone di Maggio, di De Andrè.

CARO ALESSANDRO FINALMENTE – Il magistrato in aspettativa non ha aspettato l’arrivo del plico pentastellato in comune e ha deciso di rispondere a Di Battista direttamente su Facebook: «Caro Alessandro, finalmente mi hai risposto! Ho capito che sei molto occupato e non ti ho più disturbato. Per il vero speravo di incontrarti, non per avere i testi cartacei delle proposte di legge del M5S (che mi sarei facilmente procurato sui siti del movimento come tu stesso correttamente dici), ma per parlarne con te e con i tuoi colleghi». E ancora: «Insisto dunque nel chiederti di incontrarti perché io possa dirti a voce e direttamente il mio parere su come approvare insieme una legge sul reddito di cittadinanza (che nel nostro piccolo abbiamo introdotto al Comune di Bari), sulla esenzione Irap per le microimprese (che mi pare un’ottima idea), sull’anticorruzione e sull’autoriciclaggio (la prima approvata da poco), sull’abolizione di Equitalia (che ho già escluso dal mio Comune tre anni fa) ed anche quella sul voto per residenti e temporaneamente domiciliati all’estero. Mi piacerebbe nel frattempo sottoporti alcune mie idee: dalla istituzione in ogni Comune delle agenzie per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata alla legge sul ripristino della bellezza urbana e del paesaggio (che abbiamo già in bozza), dalla legge che doti l’ANCI di poteri ispettivi e di tutoraggio nei confronti dei Comuni in dissesto e predissesto a quella sul contratto unico di lavoro, che potrebbe far cessare la precarietà insopportabile di questi ultimi anni. Ti avverto però che per fare queste cose insieme, bisognerà – senza fare alleanze vecchio stile – stabilire intese anche sulle riforme istituzionali e sulla nuova legge elettorale». Per il sindaco la vita non è uno «scontro di civiltà da risolvere con sfide come quelle western», conclude con un abbraccio fraterno. Il tuo viene amplificato da diversi tweet:

 

 

PIU’ LONTANO DA SILVIO PIU’ VICINO AI 5 STELLE – Non è la prima volta che il sindaco si avvicina ai sentimenti del MoVimento. Ultimamente ha spezzato una lancia a favore di Beppe Grillo durante la trasmissione di Otto e mezzo: «Grillo è utile al Paese bisogna riconoscerlo».

guarda il video:

Il peso della intesa di Largo Nazareno tra il presidente del Consiglio e il leader di Forza Italia si fa sentire. Ed è proprio su questo aspetto che punta il sindaco di Bari nella replica al deputato 5 Stelle: «Ma mi corre l’obbligo di dirti che la totalità del popolo del PD sarebbe felicissimo di cessare ogni rapporto con Berlusconi ed il centrodestra se noi fossimo in grado insieme di riavviare il Paese verso un orizzonte più giusto ed efficiente». Ora non resta che fissare l’incontro. Anche perché il tavolo potrebbe interessare chi del Pd non vede bene l’Italicum e Riforma del Senato: riforme istituzionali e nuova legge elettorale in cambio di appoggio su leggi a 5 Stelle.  Probabilmente una intesa così potrebbe non andare mai in porto. Pazienza, ci saranno altre sfide elettorali dopo il 25 maggio. In futuro il ponte col mondo a 5 Stelle potrebbe diventare fondamentale.

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