Quanto ci costa la canonizzazione dei papi

24/04/2014 di Redazione

Roma Capitale spenderà 11 milioni di euro per la canonizzazione dei papi Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. Mentre cresce l’attesa tra i fedeli per la cerimonia di domenica 27 aprile, a svelare le cifre relative ai costi è stato il Messaggero, che ha precisato come siano in crescita rispetto agli stanziamenti iniziali. Il 4 aprile il Campidoglio aveva stanziato 7 milioni di euro, più un altro milione «come riserva per i costi imprevisti ». Dal Vaticano, invece, arriverà soltanto un contributo di 500mila euro. Basta analizzare le risorse a disposizione dell’Ama per la gestione dei servizi igienici, il decoro e la polizia per registrare aumenti esponenziali: tre settimane fa si partiva da un budget di 1,8 milioni di euro, salito in poco tempo fino a 4,7 milioni, secondo le cifre fornite dall’ad dell’azienda Daniele Fortini.

Roma, preparativi per le canonizzazioni dei due Papi

TUTTE LE SPESE PER LA CANONIZZAZIONE DEI PAPI – Se aumenta il numero dei turisti e dei pellegrini in arrivo, «crescono anche le spese», hanno spiegato da Ama. A carica del Comune di Roma, quindi dei contribuenti. Risorse che il sindaco Marino vorrebbe inserire all’interno del dossier con gli “extra-costi” da presentare a Palazzo Chigi. Anche perché l’elenco delle iniziative realizzate nel corso dell’anno nella Capitale non è irrilevante. Né sono irrisori i costi totali:

«Solo le manifestazioni costano ai romani 70-80 milioni di euro l’anno tra pulizia, vigilanza edanni all’arredo urbano. Altri 70 milioni sono il prezzo del mancato gettito della Tares di tutte le ambasciate e dei ministeri, che non pagano perché esentati o pagano a rilento. Più 20 milioni per la manutenzione e la sicurezza delle piazze e dei palazzi del potere. E ancora: 48 milioni di extra costi sul bilancio Ama per l’accoglienza e l’ospitalità, più 70mila euro al giorno per turisti e pendolariche utilizzano il trasporto pubblico senza risiedere a Roma e quindi senza pagare le tasse locali»

LE RICHIESTE AL GOVERNO DI MARINO – Anche Gianni Alemanno aveva presentato al governo una richiesta di rimborso con le stesse cifre: 500 milioni di euro. Ieri,come oggi,  non si è arrivati a un accordo: «Deve essere riconosciuto a Roma il suo status di Capitale», ha insistito Marino. Ma un nuovo vertice tra Renzi e il sindaco ci sarà soltanto dopo le elezioni Europee. Per Roma deve essere l’esecutivo a impegnarsi per ripagare la città delle spese sostenute in virtù delle sue funzioni. Manifestazioni, trasporto pubblico, ambasciate, fino al Vaticano. E la Capitale insiste anche per venire indennizzata per i fondi extra che saranno spesi per la per la canonizzazione dei pontefici Roncalli e Wojtyla. Richieste ribadite anche dal responsabile Progetti speciali del Gabinetto del sindaco, Maurizio Pucci:

«Stiamo lavorando insieme alla presidenza del Consiglio perché parte di queste spese sostenute da Roma siano impegnate anche dallo Stato perché la città di Roma è l’unica città al mondo con uno Stato nello Stato e tre ambasciate per ciascun Paese».

Secondo il Messaggero, però, il governo non sembra intenzionato a voler contribuire per le spese della canonizzazione dei due pontefici.

PIANO SICUREZZA – In vista del weekend, per garantire la sicurezza ed evitare disagi a turisti e residenti, le autorità hanno concordato un piano sicurezza, con più di due mila agenti in servizio. Molti in borghese, in modo da scovare i borseggiatori, considerati i timori della vigilia per il pericolo furti. Prima della cerimonia tutta l’area della celebrazione verrà isolata e vagliata dalla Digos e dagli esperti antiterrorismo. Entreranno in azione anche le squadre di bonificatori, con il controllo anche dei tombini e le ispezioni sul sottosuolo. Tre gli accessi per i fedeli: su via della Conciliazione (tra via Traspontina e largo Giovanni XXIII), via Traspontina (all’altezza di Via della conciliazione) e via San Pio X. Tutto il Tevere tra Ponte Sisto e Ponte Umberto I sarà pattugliato dalla Polmare.  Aumenteranno i controlli ai caselli dell’autostrada e negli svincoli del Gra, così come all’interno di stazioni e aeroporti.

RISCHIO DISAGI – Per evitare di restare bloccati nel traffico, per i residenti della Capitale sarà meglio conoscere il piano di sicurezza comunicato dal Comune di Roma e capire come verrà modificata la mobilità cittadina nel prossimo weekend. Per agevolare il traffico e gli spostamenti sarà previsto un servizio no-stop perMetro A e B fino alla mezzanotte e mezza del 28 aprile (fa eccezione la metro B1, che terminerà il servizio all’1,30 il sabato e alle 23,30 la domenica, ndr), navette di collegamento con San Pietro, un piano pullman che prevede 4.326 permessi. Saranno poi operativi 4.400 vigili, 2.630 volontari della Protezione civile. Saranno disponibili in città quasi mille bagni chimici. Chi non riuscirà a raggiungere piazza San Pietro potrà seguire l’evento della canonizzazione su uno dei quattro maxischermi disposti in città, tra via dei Fori Imperiali, piazza Navona e piazza del Popolo. Per quanto riguarda le altre modifiche alla viabilità comunale, l’area di San Pietro sarà off limits, soprattutto per il traffico. Solo i residenti potranno muoversi in modo più o meno agevole. Dalle ore 19 di sabato 26 aprile via Gregorio VII sarà chiusa al traffico, mentre l’accesso a Piazza San Pietro sarà possibile dalle ore 5.30 della domenica soltanto da via della Conciliazione.

GLI EVENTI – Il primo appuntamento per i fedeli inizierà alle ore 21 di sabato 26 aprile con una «notte bianca di preghiera». Tutte le chiese del centro di Roma resteranno aperte per consentire ai fedeli di pregare e confessarsi. Prevista la lettura di brani biblici e di alcuni testi scritti dai due Papi, Karol Wojtyla e Angelo Giuseppe Roncalli. Alcune chiese celebreranno la liturgia in diverse lingue: oltre all’italiano, anche il portoghese, il francese, lo spagnolo, l’inglese, persino l’arabo. Domenica 27, in piazza San Pietro, ci sarà invece la cerimonia di canonizzazione, con presente anche il papa emerito Joseph Ratzinger. Tutto inizierà alle 10, con la messa di Papa Francesco. Poi, dopo la cerimonia, i fedeli potranno continuare ad accedere alla Basilica per pregare e venerare le tombe dei due santi. Sessanta i charter con pellegrini previsti, 1700 autobus arriveranno soltanto dalla Polonia.

Share this article