«Così i populisti sfruttano la rabbia degli italiani contro i profughi»

In Italia l’accoglienza dei profughi sta diventando un problema sempre più sentito. Dopo la tragedia di Lampedusa la commozione per chi scappa da fame e guerra si è rapidamente dissolta, e i numerosi problemi legati alla gestione dei profughi stanno diventando combustibile per la campagna elettorale della destra populista. Oltre al no all’euro, anche il basta ai profughi che invadono l’Italia è diventato un mantra per Lega Nord e Fratelli d’Italia- Alleanza Nazionale.

matteo salvini profughi 3

I PROFUGHI E L’ITALIA – Il quotidiano tedesco Die Welt dedica un’analisi alla gestione dei profughi in Italia, un tema sempre più esplosivo per il nostro paese. Il racconto di Die Welt parte da Milano, in via Barabino 8. In questa strada della periferia di Milano c’è l’Ufficio Rifugiati del capoluogo lombardo. Il primo posto di arrivo nella seconda città italiana per chi richiede asilo oppure l’ha già richiesto. Il quotidiano tedesco utilizza la prospettiva di Hassan, un profugo di 25 anni sbarcato a Brindisi dopo un viaggio di 9 mila chilometri dalla Somalia, per evidenziare quanto sia difficile per le strutture del nostro paese accogliere una così ingente massa di rifugiati. Secondo le fonti del ministero dell’Interno negli scorsi sei mesi sono arrivati circa 20 mila profughi, in prevalenza dal Mar Mediterraneo, via di fuga dalla Libia oppure dall’inferno della Siria. In soli quattro giorni, secondo le stime delle Nazioni Unite, la Marina  italiana ha salvato 6 mila uomini dall’affogamento, che sarebbe stato causato dalle disperate condizioni di viaggio a cui si sono sottoposti.

LA LEGA NORD E I PROFUGHI – La rabbia contro questa situazione sta crescendo in Italia. Per Die Welt il tema è sempre più protagonista della campagna elettorale. «Finora il dibattito era stato dominato dalla crisi economica. Partiti come Lega Nord, Fratelli d’Italia e il movimento di protesta M5S tuonano contro il rigore tedesco e l’euro. In queste settimane il problema dei profughi sta acquisendo una crescente rilevanza, nei dibattiti così come nelle trasmissioni TV e nelle discussioni tra la gente». il quotidiano tedesco rimarca in particolar modo come i partiti di destra populista stiano aumentando i toni e i volumi di questo dibattito, alla fine di procacciarsi voti indispensabili per raggiungere l’agognato 4% che apre le porte dell’Europarlamento. Per Die Welt questo fronte è guidato dalla Lega Nord di Matteo Salvini, che punta tutto sull’inasprimento dell’immigrazione illegale. Il messaggio del Carroccio si basta su ripetuti basta a obiettivi che suscitano la collera e la frustrazione di molti italiani: stop alle banche, che non danno credito e fanno profitti nonostante la crisi; basta all’euro, la moneta che sarebbe la causa dei mali del paese; ed ora basta anche all’immigrazione.

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I PROFUGHI E PRIMA GLI ITALIANI – Il messaggio delle formazioni di destra populista è riassumibile nello slogan «Prima gli italiani». Così tuona  in particolar modo la campagna elettorale di Fratelli d’Italia, che sta riportando in voga le antiche tirate anti stranieri che avevano caratterizzato Alleanza Nazionale fino al definitivo sbarco al governo nel 2001. Uno slogan diventato quasi surreale quando è stato riproposto dall’europarlamentare eletto nelle fila dell’Udc, Magdi Allam. L’ex giornalista di origini egiziane ha diffuso sui social network un suo manifesto dove ripete il messaggio di «Prima gli italiani», con tanto di significativa ironia a corredo dell’iniziativa. A corredo di questo nuovo clima Die Welt cita anche le tirate anti stranieri che si sono sentite sulle TV italiane dopo la sentenza che ha condannato il ghanese Adam Kabobo a 20 anni di carcere. Sugli schermi italiani, rimarca il quotidiano tedesco,Andrea Masini,  uno dei parenti delle vittime del killer straniero ha rimarcato la situazione di caos generata dalla presenza dei migranti a Milano.

I PROBLEMI DEI PROFUGHI – Per il quotidiano tedesco Die Welt Andrea Masini ha fatto così capire dove porrà la sua croce alle prossime elezioni europee. Il giornale della casa editrice Axel Springer AG sottolinea come  la rabbia crescente che si respira nel nostro paese sia causata da difficoltà vere nella gestione dell’accoglienza.  In questo momento in Italia ci sono solo 13 mila posti letto per i profughi, che non bastano. La gestione centralizzata del Servizio Centrale di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, il SPRAR, non sta funzionando. Diversi comuni si ritrovano con troppe persone a cui non sono in grado di dare accoglienza, come denuncia a Die Welt l’assessore di Milano Pierfrancesco Majorino. La strategia dell’Italia prevedrebbe in realtà di trasferire molti dei profughi arrivati nel nostro paese alle altre nazioni europee, ma al momento la normativa comunitaria Dublin II rappresenta un forte ostacolo, visto che predispone l’esatto opposto. Un profugo all’interno dell’UE può fare richiesta d’asilo solo nel paese dove è arrivato per primo. La crisi economica inasprisce ulteriormente il problema della presenza straniera, vista la mancanza di lavoro. Una miscela che la destra populista del nostro paese vuole sfruttare per contenere il boom di Renzi e del M5S alle prossime europee.

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