Ottoemezzo con Paolo Becchi e Massimo Cacciari

17/04/2014 di Maghdi Abo Abia

OTTOEMEZZO, NAPOLITANO COME DE GAULLE? – Paolo Becchi, parlando di Giorgio Napolitano, spiega che il Presidente della Repubblica meritava lo stato d’accusa perché ha superato le sue competenze anche attraverso la sua convocazione dei partiti di maggioranza per parlare di una proposta di legge elettorale influenzando poi la Consulta dicendo che il Porcellum è anticostituzionale. Cacciari si agita rispondendo che Napolitano non è andato oltre le sue competenze e che non ha mai detto che la Legge Elettorale era incostituzionale ma solo che erano presenti fattori d’incostituzionalità. E nel battibecco successivo Cacciari nega che Napolitano abbia influenzato la consulta anche perché uno studente al primo anno di legge si sarebbe accorto dei fattori d’incostituzionalità di una boiata (riferendosi al Porcellum). La Gruber chiede a Becchi se ha scritto lui il testo dell’impeachement per il Movimento Cinque Stelle ottenendo un no-comment da parte del Professore, ripetuto due volte. Cacciari parlando di risultati si dichiara sicuro del fatto che i Cinque Stelle supereranno Forza Italia ma si definisce preoccupato nel caso di un raggiungimento del 25 per cento perché non si sa quale sia il loro progetto politico nel dettaglio, se vogliono governare da soli, con qualcuno e con qualche progetto. Becchi chiude dicendo che i Cinque Stelle sono l’ultima speranza mentre per Cacciari Renzi dovrebbe realizzare almeno il 10 per cento di quanto promesso sistemando anche i suoi cortigiani.

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OTTOEMEZZO, COLPO DI STATO PERMANENTE? – Paolo Becchi spiega che il titolo del suo libro, Colpo di Stato Permanente, deriva dal pensiero di Mitterand che nel 1964 aveva attaccato la Quinta Repubblica. A seguire part l’attacco a Paolo Pagliaro, autore di un punto nel quale spiega i funzionamenti dell’Italia dai tempi dell’Unità, ricordando che dal 1860 a oggi, tolto il ventennio fascista, l’Italia ha avuto 127 governi ma non 127 elezioni. E Becchi, che ha spiegato come il primo a parlare di colpo di stato nel gennaio 2012 era stato lui dopo la caduta del governo Berlusconi dice di sapere come funziona il governo e che il colpo di stato è una caratteristica politica e non giuridica. Cacciari dice che è vera questa lettura ma che ragionando politicamente è una stupidaggine parlare di un colpo di Stato nel 2011 perché Berlusconi era strafatto e stramorto politicamente. E per questo dire che la defenestrazione di Berlusconi dal punto di vista politico è risibile. Napolitano all’epoca fece l’unica cosa possibile cacciando Berlusconi che ormai era senza maggioranza affidando il potere a Monti. Con le elezioni siamo arrivati ad una risultato di emergenza perpetua con il governo Letta visto il risultato delle elezioni. Becchi risponde invece che c’erano complotti confermati da Alan Friedman visti anche i dati dello spread. E dice poi che Berlusconi non è stato sfiduciato ma si è dimesso ed in due giorni siamo arrivati alla nomina di Monti senza una parlamentarizzazione della crisi. Cacciari si arrabbia dicendo che è stanco di parlare di complotti quando il nostro Paese è a rotoli e non si riesce a proporre neanche una riforma economica.

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OTTOEMEZZO, IL RITORNO DI BERLUSCONI – Massimo Cacciari spiega di aver trovato Berlusconi simile al passato, con tanto d’attacco alla magistratura parlando della condanna, ma il problema non è più lui ma l’equilibrio politico di un Paese con un centrodestra prossimo alla frana, di un centrosinistra che vive di Renzi, diventato come Berlusconi per il centrodestra. E poi c’è il Movimento Cinque Stelle, un’incognita che oltre alle denunce non dà idee di quello che sarà il futuro politico. E se pensano di poter governare un Paese, lo si vedrà. Becchi dice che lui è un cittadino italiano iscritto al Movimento Cinque Stelle e non rappresenta i pentastellati, e tende a ribadirlo anche perché sennò domani sul blog si trova scritto che non rappresenta i Cinque Stelle, e che lui è lì a promuovere il suo libro (Figli delle Stelle?). Parlando di Berlusconi, pensa che il Movimento Cinque Stelle potrebbe godere del voto di protesta degli ex Pdl. Cacciari parlando di Renzi e Berlusconi dice che sono due persone dalla leadership diversa così come avviene con Grillo. Ed oggi nella società dell’immagine qualsiasi leader ha un aspetto populista. Nel nostro Paese assistiamo allo sfascio degli apparati di governo anche perché non esiste da nessuna parte, neanche nelle dittature, che un leader governi. Per quanto riguarda il rapporto tra burocrati e Renzi, secondo Cacciari questo è molto consumato mentre per Becchi è stato Berlusconi a lanciare l’immagine della leadership del pubblico, con il Partito al servizio del leader mentre la sinistra fino a Bersani è rimasta ad un’idea di partito di massa. E la svolta vera del personalismo del centrosinistra è arrivato con Renzi.

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OTTOEMEZZO, LA PRESENTAZIONE – Questa sera a Ottoemezzo, il programma condotto da Lilli Gruber in onda su La7 a partire dalle 20.30, saranno ospiti i professori Paolo Becchi e Massimo Cacciari. Cacciari una volta tanto è in studio mentre Becchi è in collegamento. Si parlerà di Berlusconi, della sua nuova discesa in campo e dell’agenda del centrodestra dettata nuovamente dal vecchio leone.

 

 

 

 

 

 

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