Il mistero delle «Numbers Station»

Da decenni sono oggetto di curiosità e studi da parte di radioamatori e appassionati in tutto il mondo, così come di cospirazionisti e complottisti. È la storia misteriosa delle «Numbers Stations», trasmissioni radio in onde corte di origine sconosciuta, in onda nell’etere e dalle durate variabili, che consistono in letture di gruppi di numeri o di lettere in alfabeto fonetico internazionale. Oppure da impulsi sonori o messaggi in codice morse. Tutto spesso preceduto da brevi brani musicali, delle specie di “avvisi” di inizio trasmissione. Come ha spiegato la Bbc, secondo alcune indagini di radioamatori ed esperti di comunicazione si ritiene fossero utilizzate dai servizi segreti di diversi paesi per trasmettere brevi messaggi di testo ai propri agenti. In particolare, durante la Guerra Fredda. Nonostante oggi lo spionaggio utilizzi metodi high-tech e sistemi di crittografia avanzati, c’è chi ritiene che le numbers station siano ancora oggi utilizzate per questo scopo. Altri invece non credono alla teoria, spiegando come si tratti soltanto di una bufala di matrice cospirazionista.

Radio Numbers Stations 2

LA STORIA DELLE «NUMBERS STATION» – Con un articolo di Olivia Sorrel-Dejerine sulla Bbc si spiega come, nonostante l’evoluzione tecnologica, non manca chi crede alle teorie delle numbers station come pratiche di spionaggio. E pensa anche come il metodo misterioso possa ancora oggi essere usato. Forse, lo strumento «migliore per trasmettere informazioni agli agenti segreti in altre aree del globo», come suggeriscono alcuni esperti di spionaggio. Tra questi Rupert Allason, specializzato in pratiche di spionaggio. «Il loro unico scopo è quello di permettere le comunicazioni segrete in quelle zone dove è complicato usare altri metodi», ha spiegato. Conferme sull’uso di queste trasmissioni è arrivato anche da un ex ufficiale del Government Communications Headquarters – l’agenzia britannica che si occupa di sicurezza, spionaggio e controspionaggio – rimasto anonimo. Si spiega come il suo compito fosse quello di intercettare i segnali diretti verso il Regno Unito: anche lui è convinto che queste trasmissioni radio fossero utilizzate per scopi di spionaggio.

ONDE RADIO E SPIONAGGIO – Per quale ragione questo metodo potrebbe essere ancora utilizzato? «È un sistema completamente sicuro, perché i messaggi non possono essere tracciati. Il destinatario potrebbe trovarsi ovunque», ha spiegato alla Bbc Akin Fernandez, ex impiegato che nel 1992 cominciò a scandagliare quello strano mondo di frequenze, per tentare di dare un senso a quelle voci meccaniche che, in particolare nelle ore notturne, emettono serie di numeri e codici all’apparenza senza logica. Affascinato da quel mondo, ha cominciato a trascrivere e registrare quanto ascoltato. Tanto da mettere insieme un archivio complesso, dopo anni di lavoro. Fino all’uscita di “The Conet Project”,  un set di quattro CD contenente registrazioni delle stazioni radio dall’incerta origine. Dell’utilità del metodo a fini di spionaggio è convinto anche Philip Davies, professore di politica e storia alla Brunel University di Londra. Altri invece hanno spiegato come le misteriose trasmissioni non siano altro che scherzi ben elaborati, non credendo all’uso per fini di spionaggio. Al contrario, chi ha ripercorso e studiato l’utilizzo dello strumento, resta convinto dell’uso per fini d’intelligence, nonostante nessun servizio abbia mai ammesso in modo ufficiale di utilizzare le numbers station per mantenere i contatti con i propri agenti sotto copertura. Tanto da ricostruire come siano stati gli austriaci i primi a impiegare questo sistema. Poi diventato una tecnica di trasmissione abituale durante gli anni della II Guerra Mondiale. Le Numbers Stations sarebbero poi state utilizzate anche dalla CIA statunitense, dal KGB sovietico, dal BND tedesco occidentale, anche dal Mossad israeliano. Ma non solo: «gli esperti ritengono che ancora oggi siano utilizzate», ha spiegato la Bbc.

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