Ottoemezzo con Sabina Guzzanti e Massimo Cacciari

OTTOEMEZZO, GUFI E ROSICONI – Nel punto di Paolo Pagliaro si parla del rapporto tra il governo Renzi e coloro che criticano i provvedimenti, chiamati gufi, rosiconi e trattati come azzeccagarbugli. Si parla poi delle varie accuse di golpe, con la Guzzanti che dice di ricordarsi solo di un golpe. Secondo Cacciari Renzi non deve fare l’errore di Berlusconi di circondarsi di Yesmen e capire che certe questioni sono delicate come ad esempio la riforma del Senato studiata senza pensare ad effetti sul governo è sbagliato e che bisogna andare ragionevolmente. La Guzzanti aggiunge dicendo che non è grillina e che non sa cosa è accaduto con Grillo e Pizzarotti. Interpellata sul Movimento Cinque Stelle dice che ci vuole tempo per affrontare la questione e che secondo lei Grillo e Casaleggio con il loro controllo bloccano ogni novità. E si finisce presentando il suo film che uscirà in autunno, dal titolo «La Trattativa».

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OTTOEMEZZO, QUALE ITALIA E QUALE FUTURO? – Sabina Guzzanti parla di un sistema sbagliato che sostiene i capitalisti e mette da parte la necessità di tutelare i redditi bassi, aggiungendo che l’Italia è oggi schiava di un Europa che aspetta che Roma fallisca per imporre la sua legge. Massimo Cacciari dice che non si possono affrontare vari discorsi in un effluvio di parole ma che tuttavia è necessario riconoscere che oggi almeno qualcosa si fa come nel caso delle province, una riforma comunque rivedibile ma che porta ad un passo in avanti. E detto che la sua simpatia per Renzi è inferiore a quella della Guzzanti, è tuttavia necessario ragionare per passi. E scatta lo scontro con Cacciari che esplode riprendendo la Guzzanti che aveva parlato di un suicidio deciso dall’Europa lanciando l’attacco all’idea di una disgregazione dell’Europa. Lo scontro poi passa sui soldi pubblici. La Guzzanti dice che non si può delocalizzare quando vengono dati soldi pubblici, con l’ex sindaco di Venezia che s’infervora ancora di più parlando di differenze tra soldi a fondo perduto e sostegni al mercato. Perché questo è il capitalismo. E la Guzzanti dice che il capitalismo è sbagliato ottenendo la risposta fuori controllo di Cacciari che parla di palle. Si torna all’ordine con la Guzzanti che dice che si può uscire da questa situazione con una partecipazione vera come la votazione sui bilanci locali. E non si risponde alla crisi con una diminuzione della democrazia. E spiegando la definizione di un governo Renzi mostruoso, la Guzzanti pensa che sia la prosecuzione di Monti e Letta con un esecutivo di basso livello con gente in conflitto d’interessi, donne piazzate a mo’ di demagogia. La Guzzanti dice che non serve solo mettere una donna per dare rinnovamento ma porre donne magari avvenenti è un’operazione di distrazione di massa come la politica berlusconiana di piantare con le gnoccone laureate. E che le donne, aggiunge la Gruber, vengono usate come capri espiatori che poi scompaiono perché usate come strumento per poi essere sacrificate. Cacciari è in palese disaccordo, così come la Gruber.

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OTTOEMEZZO, LA CONDANNA DI BERLUSCONI – Si parte dai servizi sociali di Silvio Berlusconi con la Guzzanti che dice che nessuno si aspetta che la giustizia nei suoi confronti si eserciti. Eppure è riuscito a resuscitare con la sua anima entrata nel corpo di Renzi e questo è stato interessante, perché Berlusconi avrebbe voluto fare quello che si è promesso Renzi, al netto dei guai giudiziari. Massimo Cacciari dice che non è il caso di appassionarsi a certe vicende visto e considerato che Berlusconi non sarà più il vincente in competizioni elettorali. Il problema non è più l’ex Cavaliere ma l’assetto del centrodestra oltre alle prospettive Renzi. Cacciari spiega poi che l’assistenza agli anziani non è uno spot elettorale e che ha perso l’occasione di emergere da statista dimettendosi dal Senato e facendo il primo passo. E continua a stupirsi di come una persona dalla sua esperienza non abbia pensato a questo. Alfano sarebbe stato con lui ed il governo Letta sarebbe ancora in piedi. Un errore madornale, quindi. Sabina Guzzanti parla poi di un documento pubblicato dall’Espresso, datato due anni e probabilmente scritto forse da Dell’Utri in cui si dice che l’unica alternativa a Silvio potrebbe essere Renzi. E Renzi oggi non ha fatto nulla di tutte le cose che ha detto ed anche il provvedimento degli 80 euro non è certo. Il Jobs Act abolisce lo statuto dei lavoratori e vengono tagliati fuori i sindacati. Secondo Cacciari è inevitabile che Renzi sia il prodotto di questo ventennio ed è normale che ci siano atteggiamenti plebiscitari tipici di Berlusconi. Ma Renzi è un politico, matura in esperienze politiche ed amministrative mentre Silvio è un imprenditore costretto a fare politica per ragioni storicizzati e che vuole piacere a tutti, mentre Renzi rasenta il cinismo. Poi resta la questione del suicidio della sinistra nel Pd perché hanno dato un’idea di un’immagine conservatrice, regalando la patente di riformatore a Berlusconi. E questo suicidio ha portato nel centrosinistra italiano a Renzi. Oggi lui dice di fare quello che voleva Berlusconi e gli altri governi. I provvedimenti vanno fatti e sono sacrosanti bisogni del Paese ed ora bisogna vedere come vengano impostate, e qui ci sono 10.000 riserve.

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OTTOEMEZZO, LA PRESENTAZIONE – Questa sera a Ottoemezzo, il programma condotto da Lilli Gruber ed in onda su La7 a partire dalle 20.30 saranno ospiti Sabina Guzzanti e Massimo Cacciari. La Guzzanti dice che coglierà l’occasione per presentare la sua nuova collezione perché è anche stilista. E prima della pubblicità si parla di Berlusconi e della sua fine politica che partirà al momento dell’esecuzione della pena.

 

 

 

 

 

 

 

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