Il gusto del feto per il cibo

I bambini nell’utero ricevono molti stimoli, una ricerca dimostra che tra questi ci sono anche odori e sapori, che influenzeranno i gusti del neonato.

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L’ODORE NELL’UTERO – Quando la madre mangia zuccheri il feto già a 15/16 settimane si agita contento, con l’amaro resta molto più tranquillo.  Sono molte le ricerche che ormai dimostrano ce i feti percepiscono e distinguono i sei gusti fondamentali percepiti dalle cellule recettrici specializzate presenti nel cavo orale umano (“umami” “dolce”, “salato”, “amaro”, “aspro” e il recentemente scoperto “grasso”).  Julie Mennella del Monell Chemical Senses Centre di Philadelphia ha spiegato che il fluido amniotico è il rpimo cibo dell’essere umano e quindi le sue qualità possono influenzare il gusti futuri del neonato o almeno abituarlo a certi gusti.

GLI ESPERIMENTI – Nel suo centro la dottoressa ha condotto diversi test, compreso uno nel quale ha fatto annusare ad alcuni adulti il liquido amniotico di donne alle quali erano stato fatto mangiare aglio, e questi lo hanno riconosciuto. Con la somministrazione costante di frullato di carote Mennella ha dimostrato che i neonati esposti durante la gravidanza o l’allattamento attraverso la madre, poi sono più inclini a berlo pure loro.

CON IL TEMPO PASSA L’EFFETTO – Il che non vuol dire che mangiando verdure si faranno bambini amanti delle verdure, perché poi con il tempo i gusti evolvono influenzati da molti altri fattori personali e culturali e quindi le abitudini alimentari sperimentate durante la gravidanza perdono la loro influenza con il passare del tempiìo.

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