La storia del golpe contro il presidente brasiliano João Goulart

Nel novembre dello scorso anno le spoglie mortali di João Goulart hanno finalmente ricevuto gli onori che spettano a un ex presidente, mentre il parlamento brasiliano ha annullato la sessione del 2 aprile 1964 in cui venne avallato il colpo di Stato che lo aveva deposto pochi giorni prima, il 31 marzo. A mezzo secolo da quei fatti i documenti americani permettono di ricostruire come quel golpe sia stato voluto, preparato e portato a termine da Washington.

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GIUSTIZIA 50 ANNI DOPO – Il senatore Pedro Simon, promotore dell’iniziativa, ha dichiarato in aula che «È un momento storico questo Parlamento ha ristabilito la verità». Nei giorni precedenti la salma di Goulart era stata riesumata e ricevuta a Brasilia dal presidente Dilma Rousseff con gli onori militari. Il governo brasiliano ha anche disposto un’analisi dei suoi resti, Goulart sarebbe morto ufficialmente per un infarto durante il suo esilio uruguaiano, ma poi un ufficiale di quel paese  ha dichiarato che lui e Juscelino Kubitschek (che morirà in un incidente d’auto) furono assassinati nel quadro del Piano Condor, che riuniva le dittature sudamericane sostenute dagli Stati Uniti nella guerra ai «comunisti». Goulart fu l’ultimo presidente progressista del Brasile prima dell’elezione di Lula nel 2003, buona parte dell’intermezzo è stato riempito dall’avvicendarsi di dittature militari.

 UN GOLPE MADE IN KENNEDY –  Goulart fù deposto nel quadro della «Operation Brother Sam», che come la deposizione del leader Sud-vietnamita Ngô Đình Diệm fu concepita e decisa dal gabinetto Kennedy e portata a termine, dopo il suo assassinio a Dallas, dal suo vicepresidente Lyndon Johnson. I nastri e i documenti dell’epoca, ora declassificati, restituiscono l’immagine di un JFK ossessionato dai comunisti, che invia anche il fratello Robert da Goulart per sondare la sua disponibilità ad emarginare i comunisti che lo sostenevano e ad aprire a una partecipazione al potere delle forze reazionarie vicine ai generali, a loro volta sostenuti agli americani.

IL PIANO – L’operazione autorizzava l’esercito americano a fornire, di nascosto o alla luce del sole, armi, munizioni, carburante e se necessario anche truppe da combattimento qualora il golpe avesse incontrato una forte resistenza. Goulart doveva smettere di «giocare» con quelli che Kennedy definì «ultra-radical anti-Americans» associati al suo governo, l’alternativa era il golpe, ma Goulart non ci sentiva. João Goulart non era certo un comunista, pupillo di Getulio Vargas, uno che si era candidato per la prima volta alle presidenziali nel 1930 e che lo farà ministro del Lavoro, e che morirà suicida nel 1954 durante un golpe inteso a rovesciarlo. Vargas era un convinto nazionalista e nel 1953 creò la Petrobras, la compagnia petrolifera di bandiera, di Goulart fu costretto a fare a meno in fretta per le pressioni interne al suo stesso partito, non era aria per i diritti dei lavoratori.

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