I clienti delle baby squillo dei Parioli liberi con 40mila euro

Il Corriere della Sera ci racconta oggi una svolta decisiva nelle indagini sulle baby prostitute dei Parioli: i clienti, in massima parte, starebbero raggiungendo un accordo per chiedere il patteggiamento e chiudere con il minimo dei danni la vicenda. Racconta il quotidiano nell’articolo a firma di Fiorenza Sarzanini:

Il conto fatto dai pubblici ministeri per chi chiede di siglare l’accordo parte da una pena di un anno di reclusione che scende a 8 mesi considerando la concessione delle attenuanti dovute a chi non ha precedenti penali. Un ulteriore sconto di un terzo deriva dal patteggiamento, si arriva così a 5 mesi e 10 giorni. Ed è proprio su questo calcolo che si può scegliere l’alternativa. Se si opta per il pagamento della pena pecuniaria si devono calcolare 250 euro al giorno e dunque moltiplicando per 160 giorni di condanna inflitta si raggiungono i 40 mila euro. Se invece si sceglie di non pagare, si ha la possibilità di accedere alla «libertà controllata».

Che prevede i seguenti impedimenti:

È la legge 689 del 1981 a fissare le cinque condizioni da rispettare: divieto di allontanarsi dal Comune di residenza; obbligo di firma in commissariato o presso la stazione dei carabinieri; divieto di detenere a qualsiasi titolo armi, munizioni ed esplosivi, anche se è stata concessa la relativa autorizzazione di polizia; sospensione della patente di guida; ritiro del passaporto e di tutti gli altri documenti validi per l’espatrio. Le trattative sono in corso, la volontà espressa da alcuni clienti è quella di chiudere prima possibile.

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