Matteo Messina Denaro: il nuovo identikit del capo di Cosa Nostra

Matteo Messina Denaro ha un nuovo volto. Da qualche settimana, a vent’anni dalle ultime foto reali disponibili, è stato elaborato al computer dagli investigatori l’ultimo identikit del numero uno di Cosa Nostra e latitante più ricercato d’Italia. A quanto si apprende qualcuno negli ultimi tempi avrebbe visto il boss fornendo indicazioni preziose per renderlo ora meno invisibile.

 

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L’ULTIMO VOLTO DEL BOSS – Ne parlano Attilio Bolzoni e Salvo Palazzolo su Repubblica:

Eccolo, il volto del latitante più ricercato d’Italia, ecco l’ultimo identikit del mafioso che tutti cercano ma che nessuno trova. La faccia di Matteo Messina Denaro com’è oggi, a più di vent’anni da lontanissime e sbiadite foto segnaletiche. L’hanno disegnata i finanzieri del Gico, indagini nel cuore della Sicilia e informazioni da fonti riservate. C’è qualcuno che l’ha visto da vicino. Con quest’immagine, l’uomo che tutti inseguono ma che è sempre libero, adesso è un po’ meno invisibile, sempre più isolato da quell’esercito di complici che copre la sua clandestinità. Un viso gonfio, la fronte ampia e stempiata, le labbra molto sottili, un naso pronunciato, gli occhi scuri. Il tempo è passato anche per lui. È tutto quello che abbiamo di questo boss del clan dei Corleonesi. Nessuna telecamera segreta è riuscita mai a farcelo vedere, nessuna microspia ha mai trasportato la sua voce. È un identikit che probabilmente peserà sulla sua latitanza. È una traccia, una delle poche intorno a un boss considerato un fantasma. Da mesi e mesi i rumorsannunciano «imminente» o addirittura «certa» la sua cattura, ma lui — che compirà 52 anni il prossimo 26 aprile e che è alla macchia dal 2 giugno 1993 come mandante ed esecutore per le bombe di Firenze, Roma e Milano — è sempre nascosto nel suo regno di Castelvetrano.

Negli ultimi anni sono stati catturati centinaia di fiancheggiatori di Messina Denaro e ordinati sequestri di beni intestati ai prestanome per ben 3,5 miliardi di euro. Sulla testa del boss c’è una taglia di 1,5 milioni di ricompensa per chi fornirà informazioni preziose per la sua cattura. Il nuovo identikit è stato ultimato dai reparti antimafia della Guardia di Finanza di Palermo ed è stato trasmesso dal procuratore aggiunto Teresa Principato a tutte le squadre impegnate nella ricerca del latitante: Ros dei Carabinieri, Sco della Polizia e Dia.

(Fonte immagini: Repubblica)

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