Marco Carrai: la storia dell’uomo che pagava la casa a Matteo Renzi

Libero di oggi riporta in prima pagina la storia di Marco Carrai, imprenditore amico di Matteo Renzi, e dell’attico di cinque vani in centro a Firenze dove l’attuale premier ha tenuto fino allo scorso gennaio la propria residenza. Il quotidiano riepiloga le prime pagine dedicate alla storia portata alla luce da Giacomo Amadori:

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 Marco Carrai: l’uomo che pagava la casa a Renzi: prime pagine di Libero

MARCO CARRAI: L’UOMO CHE PAGAVA CASA A RENZI – A ricordare le varie fasi della storia c’è il direttore Maurizio Belpietro, che racconta dell’indagine dell’ex Panorama:

Amadori si interroga sui perché dello strano trasferimento e soprattutto chi avesse preso in affitto l’alloggio. Il giorno dopo risponde un imprenditore molto amico di Matteo Renzi, tal Marco Carrai, il quale senza giri di parole, ma minacciando da subito querele, spiega che il contratto di locazione lo ha sottoscritto lui e poi ha deciso di ospitare il sindaco. Perché un uomo dai molti affari come Carrai stipula un contratto d’affitto pur avendo la residenza altrove e poi dà la casa a quello che di lì a qualche anno sarebbe diventato il presidente del Consiglio? È opportuno che l’amministra – tore di una società partecipata dal Comune paghi l’affitto a chi quel Comune lo guida? Domande semplici e soprattutto legittime, considerato che Carrai è anche azionista di una società che senza gara d’appalto ha ottenuto l’incarico di gestire i musei del capoluogo toscano.

Una foto di Marco Carrai da Libero:

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Poi Belpietro riepiloga la richiesta di replica nel merito al premier:

È per questo che venerdì, presa carta e penna (anche se le penne non si usano più e anzi sembrano appartenere a un’era geologica molto antica), abbiamo deciso di rivolgerci direttamente a lui, cioè al premier. Molto umilmente, considerata la mole di lavoro di cui si è fatto carico (viaggi all’estero per trattare con alcuni dei più importanti capi di Stato come ad esempio Hollande e Merkel), a Renzi abbiamo chiesto in una lettera aperta di chiarirci i misteri di via degli Alfani e soprattutto di spendere qualche parola a proposito dell’opportunità che un imprenditore nominato in una società partecipata pagasse il suo affitto di casa.


CHI E’ MARCO CARRAI – Amadori invece racconta in un articolo informatissimo chi è Marco Carrai, l’uomo che ha prestato un attico a Matteo Renzi. Intanto, il proprietario dell’immobile è Alessandro Dini, consigliere d’amministrazione della Rototype, il cui sito internet è stato curato dalla Dotmedia, l’agenzia di comunicazione che ha gestito le campagne elettorali dell’ex sindaco. Amadori poi ricorda della fidanzata di Carrai, e della sua C&T Crossmedia:

I servizi aggiuntivi per la cultura «sono da considerarsi economicamente rilevanti» e andrebbero quindi assegnati attraverso gare e bandi. Ma a Firenze queste regole valgono per servizi come la guardianìa, ma non per le videoguide. Dove primeggia la C&T Crossmedia di Carrai. Il primo affidamento l’ha avuto a fine 2011, battendo tra gli altri la D’Uva workshop, azienda che serve con le proprie tecnologie il Colosseo, Pompei, il Duomo di Milano, quello di Firenze e la Basilica di San Marco a Venezia: «Nell’invito che ci arrivò dal Museo dei ragazzi non era chiaro che potessimo proporre una partecipazione con percentuale sugli incassi, il modello che utilizziamo in tutta Italia» spiega Ilaria D’Uva, amministratrice dell’omonima società attiva nel settore della cultura da 55 anni. Lo capirono bene invece gli ultimi invitati di Crossmedia che vinsero.

E la storia finisce così:

Tre mesi dopo tra i soci entrò pure il dimissionario assessore alla Cultura Giuliano da Empoli. Successivamente arrivarono nuovi contratti per le guide multimediali di Santa Maria Novella, della Cappella Brancacci e del Museo del Novecento. «Ci dispiace che in questi casi non siamo neppure stati invitati a presentare un’offerta. Anzi siamo stati mandati via da Santa Maria Novella, dove abbiamo dovuto licenziare due addetti » conclude D’Uva.

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