Formigoni assolto, Adinolfi commenta: «Per i cattolici in politica è tempo di persecuzione»

Roberto Formigoni è stato assolto dal tribunale di Cremona per le presunte tangenti all’ospedale di Cremona per l’acquisto di un macchinario medico. Insieme a lui sono stati assolti anche l’ex direttore generale dell’ospedale, Simona Mariani, e l’ex direttore generale della Sanità lombarda, Carlo Lucchina. Formigoni, che vive ai domiciliari dallo scorso luglio, sta scontando una condanna definitiva per corruzione a causa della vicenda Maugeri-San Raffaele. Questo però Adinolfi, che ha celebrato l’assoluzione dell’ex politico, sembrerebbe averlo scordato.

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Formigoni assolto per le tangenti all’ospedale di Cremona

L’ex governatore della Lombardia è risultato non colpevole della vicenda, che risale al 2011-2012, è che riguardava “Vero” – macchinario medico per le terapie oncologiche -. Secondo l’accusa il dispositivo era stato acquistato dall’ospedale di Cremona tramite una «procedura negoziata senza bando di gara e con invito alla sola Hermex», l’azienda produttrice, per un costo maggiore rispetto a quello pagato dall’ospedale di Como. Formigoni era stato accusato di aver ottenuto favori e benefit per il valore di 400 mila euro garantendo questo trattamento preferenziale.

L’insensata gioia di Adinolfi per l’assoluzione

Adinolfi gioisce dell’assoluzione di quello che definisce un «cattolico in politica» perseguitato di questi tempi. Al di là dell’assurdo collegamento, Adinolfi forse dimentica che Formigoni – al di là di questa singola vicenda giudiziaria – ha a proprio carico un potpourri di vicende giudiziarie. L’ex senatore Ncd è stato condannato in via definitiva per corruzione a 5 anni e 10 mesi di carcere, ottenendo il permesso di scontare la pena ai domiciliari per via della sua età.

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