Il Cdr del Corriere contro l’acquisto di Youreporter

Il comitato di redazione del Corriere della Sera fa pubblicare oggi un monumentale comunicato sindacale (come da tradizione) per criticare l’acquisto da parte di Rcs Mediagroup di Polis Mediaink, proprietaria del sito Youreporter.

Nei giorni scorsi Rcs Mediagroup ha finalizzato l’acquisizione del 100% di Polis Medialink, società proprietaria del portale YouReporter, confermando quanto paventato in un documento del Comitato di Redazione del 9 dicembre scorso, sulla riorganizzazione dell’area video. Il Cdr conferma le critiche all’operazione.

1) Nel documento del 9 dicembre il Cdr chiedeva ad azienda e direzione di predisporre un piano di sviluppo per l’area video che avesse, tra gli altri, due obiettivi. Primo: dimostrare ai lettori che il settore video è parte integrante dell’offerta del Corriere della Sera, con gli stessi standard di qualità e attendibilità. Secondo: mettere ordine nella filiera della produzione video, con un forte presidio di controllo all’interno della redazione del Corriere della Sera. Ora l’acquisizione di YouReporter rischia di scompaginare questo schema.

2) L’azienda ha comunicato che YouReporter continuerà ad esistere come portale autonomo, ma una parte dei suoi contenuti confluirà sul sito del Corriere. Come Cdr temiamo che non sarà sempre facile selezionare, gestire e controllare i video che transitano da YouReporter. Va poi ricordato che, a questo punto, sarà la direzione del giornale a rispondere penalmente e deontologicamente dei contenuti pubblicati sul sito.

3) YouReporter è un User Generated Content, un generatore di contenuti prodotti direttamente dagli utenti. Immaginiamo che l’azienda voglia sfruttarli con i cosiddetti pre-roll pubblicitari. Apparentemente l’uovo di Colombo, il sogno proibito di molti editori: gestire contenuti senza alcuna mediazione giornalistica. Ma potrebbe essere una prospettiva illusoria. Per il semplice fatto che assieme a picchi di streaming il grosso della produzione video di YouReporter ha una fruizione limitata. Di conseguenza non è per nulla certa l’appetibilità pubblicitaria di questa nuova offerta di contenuti. Se proprio si voleva cogliere il meglio della produzione di YouReporter sarebbe stato sufficiente stipulare un contratto di fornitura.

4) L’acquisizione di YouReporter avviene dopo i pesantissimi tagli alla Rcs periodici e in contemporanea all’avvio dello stato di crisi per Rcd, società sempre del gruppo Rcs che fornisce videonews per il sito del Corriere. Una coincidenza inquietante. Pensare di sostituire la produzione fornita da colleghi giornalisti con contenuti prodotti dagli utenti è semplicemente un azzardo, pericolosissimo per la tenuta del sistema Corriere. 5) L’azienda non ha voluto rivelare il costo dell’acquisizione. Ma secondo notizie di stampa YouReporter sarebbe stata acquistata per 2,55 milioni di euro. Un prezzo che ha stupito molti analisti finanziari. Si tratta infatti di una somma pari a 100 volte l’utile della società che, stando all’ultimo bilancio, è stato di appena 26.565 euro. Se questi sono i numeri si può ben dire che siamo di fronte all’ennesimo ottimo affare che riescono a concludere tutti gli interlocutori di Rcs. Dopo Recoletos, la vendita della sede di Via Solferino, ecco ora YouReporter.

Particolarmente interessante è il punto 3, dove si dimostra che la paranoia da web-cattivo-che-ci-ruba-il-lavoro è molto radicata, oltre che nel giornalismo, anche nel sindacalismo giornalistico italiano. A tal proposito, non ci rimane che consigliare al CdR un nuovo slogan: “L’internet? Aiutiamola, ma a casa sua!”.

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