Lorenzo Battista da Lilli Gruber e gli insulti dei grillini online

28/02/2014 di Alberto Sofia

Espulso dal MoVimento 5 Stelle insieme ai colleghi Orellana, Bocchino e Campanella, il senatore Lorenzo Battista è stato vittima degli insulti dei militanti grillini più oltranzisti sui social network durante la sua partecipazione al programma “Otto e Mezzo“, diretto da Lilli Gruber su La7. Già i parlamentari più ortodossi del gruppo, in quella che è diventata una sorta di guerra intestina ai 5 Stelle, avevano attaccato le voci critiche, i dissidenti e gli espulsi, etichettandoli come «zavorra» e come «parassiti». E non è mancato chi ha insinuato come, dietro alle polemiche contro Grillo e all’esodo post-epurazioni, si nascondessero soltanto motivazioni economiche. Ovvero, la volontà di tenersi tutto lo stipendio. Accuse che aveva rilanciato lo stesso ex comico contro i quattro senatori poi espulsi, nel tentativo di fomentare i militanti sul web, prima del voto decisivo sul blog per ratificare la «cacciata». Gli eletti sotto attacco avevano replicato al «Semplice portavoce», negando le accuse e spiegando come fossero cacciati soltanto per aver sollevato critiche sull’atteggiamento di Grillo nelle consultazioni streaming con Matteo Renzi.

Otto e mezzo Lilli Gruber Lorenzo Battista 3

LORENZO BATTISTA DA LILLI GRUBER – Lo stesso Battista, ospite ad Otto e Mezzo, ha ricordato la sua versione sulle motivazioni dell’espulsione: «Ci siamo permessi di fare qualche osservazione su Beppe Grillo su come si erano svolte le consultazioni. Rete legittimata? Questo è quanto c’è scritto nel codice di comportamento: c’è stata un’assemblea congiunta che ha votato per l’espulsione e poi sul web la decisione è stata ratificata», ha spiegato. Secondo Battista, al M5S «è mancato il dialogo e il confronto, sia con il governo, che con le forze di maggioranza e di opposizione». Ha quindi replicato alle accuse di Grillo sulla presunta volontà di tenersi tutto lo stipendio: «Mi ha dato molto fastidio leggere le parole di Grillo sul blog. Non è affatto vero che un senatore della Repubblica guadagna 20mila euro: al massimo si può arrivare, tra tutte le voci, intorno ai 14mila euro. Ed è falso che abbiamo sollevato le critiche per tenerci i soldi. Io manterrò l’impegno: ho restituito in passato e continuerò a farlo». Le critiche di Battista ai metodi del duo Grillo-Casaleggio, ai toni esasperati e alla mancanza di democrazia interna non sono una novità, dato che da tempo il senatore mostrava la sua contrarietà verso la chiusura del gruppo: «Me ne sarei potuto andare da solo prima? Avrei potuto farlo, ma finché ero dentro il M5S era giusto portare avanti le battaglie. E chiedere conto e maggiore confronto su diversi tematiche, come la gestione della comunicazione». Dimissioni da senatore? «Io ieri ho annunciato le mie dimissioni. Ma dato che ieri un deputato mi ha detto che presentare le dimissioni è un’emerita buffonata, penserò a cosa fare in questi giorni». Sulla possibilità di entrare in un nuovo gruppo, Battista ha spiegato: «Dal momento in cui si viene espulsi, devo passare al Gruppo Misto». Sul rapporto con il governo Renzi, ha aggiunto: «Resterò all’opposizione, ma con gli altri espulsi terremo un dialogo con l’esecutivo. Il Parlamento non legifera perché arrivano decreti dal governo. Sarebbe bello poter instaurare una discussione e incidere nel provvedimento», ha aggiunto. Sentito Grillo? «Ho mandato un sms a lui e Casaleggio, ma non ho avuto risposte». Battista ha anche replicato in modo piccato a Luigi Di Maio: «Noi furbetti? Lui si esprime così perché non ha altre motivazioni. Si può vedere su OpenPolis la nostra attività, le nostre interrogazioni, i nosti voti, le percentuali di voti ribelli. Respingo ogni accusa», ha spiegato Battista.


Videocredit: La7/ivanodue1

GLI INSULTI ON LINE – Le dichiarazioni di Battista non sono piaciute all’elettorato grillino più legato a Grillo e Casaleggio. Sul web non sono mancati gli insulti, così come c’è stato chi – nonostante i chiarimenti di Battista – ha rilanciato le accuse sulla volontà di tenersi i soldi. «Subito in televisione a parlare di dialogo con il Pd», hanno attaccato diversi utenti. «Tenetelo d’occhio. Tra qualche mese lo vedremo determinante assieme agli altri per la sopravvivenza di Renzie», ha aggiunto un altro simpatizzante a 5 Stelle. C’è anche chi ha attaccato la giornalista: «L’atteggiamento della Gruber verso l’ex M5S Battista, dimostra quanto sia schierata contro il MOVimento», attacca un altro. E non è stato il solo.

 

 

 

 

Altri ancora hanno rilanciano gli attacchi contro il senatore espulso, parlando di “scilipotismo”: «Dopo averlo visto a Otto e Mezzo posso dire di aver fatto più che bene a votare Si per le espulsioni». E poi: «Si vedeva negli occhi la falsità celata e poi manifestata». Oppure: «Vergogna, senza Grillo non saresti mai stato senatore». Un coro di critiche, che dimostrano come gran parte degli elettori siano ancora legati all’ala più ortodossa del M5S. Così come testimoniavano anche le stesse percentuali del voto sull’espulsione, nonostante i numeroso commenti critici sul blog. Quasi 30 mila sono stati quelli che hanno votato “sì” all’epurazione dei quattro senatori, contro 13mila circa “no”.

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