Xenon: la nuova frontiera del doping

Un’azienda russa non fa mistero di vendere un prodotto dopante, che però non essendo vietato evita agli atleti il rischio di squalifica, ma ci sono molte perplessità sul metodo.

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STUDI SERI – I protagonisti della ricerca che ha portato sul mercato lo xenon (un gas) sono l’azienda Atom Med, l’istituto di ricerca e medicina militare del ministero della Difesa russo e l’istituto per i problemi biomedicali dell’Accademia delle Scienze di Russia. Le sue conclusioni sono estremamente positive secondo quanto riporta Le Monde:

 « L’effetto leggermente euforizzante dello xenon provoca un’esperienza soggettiva gradevole. Il gas permette un aumento dell’attività di regolazione del sistema nervoso parasimpatico, una restaurazione dello stato di funzionamento del sistema cardiovascolare e una stabilizzazione delle membrane delle cellule, che riducono la fatica muscolare. La tecnica provoca un leggero aumento dei livelli di testosterone e una diminuzione della concentrazione del cortisolo nel sangue, che accelera il recupero delle prestazioni fisiche degli atleti dopo un esercizio faticoso. A margine i ricercatori hanno notato anche un aumento della vitalità, dell’autostima, della salute e dell’umore».

MIRACOLO DAVVERO? – Un po’ troppo ottimista secondo altri esperti, ma Atom Med pubblicizza ormai il suo prodotto come un toccasana e la sua comunicazione commerciale fa espressamente riferimento al miglioramento delle prestazioni in ambito sportivo, usando i record degli sportivi russi come prova dell’efficacia di Medxenon, il preparato che non è altro che in mix di xeno e ossigeno.

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LO SCETTICISMO – I dubbi rimangono, perché se la pratica è efficace andrebbe vietata e bisognerebbe trovare il modo di rilevarla, ma è anche probabile che si tratti di esagerazioni a scopo commerciale, perché non si capisce proprio come i russi avrebbero deciso di pubblicizzare una pratica che offre ai loro atleti grandi vantaggi e che non è neppure proibita, un tipo di vantaggio che, se fosse tale, storicamente non è mai stato condiviso con i concorrenti.

 

 

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