MoVimento 5 Stelle: gli «scottanti» sms a Luigi Di Maio

Roberto Giachetti, dopo il famoso pizzino di Matteo Renzi a Luigi Di Maio nel quale l’ex sindaco proponeva al deputato a 5 Stelle di usare il parlamentare anti-porcellum come “contatto”, rilascia un’intervista alla Stampa e parla, tra le altre cose, anche di alcuni “scottanti” (ovviamente l’aggettivo è ironico) sms:

Quindi le va di fare funzione di tramite tra voi e i Cinque stelle?
«Ma nessuno mi ha dato questa funzione. È semplicemente che il premier non può stare tutti i giorni a dialogare con le forze politiche, e siccome gli avevo raccontato che parlo con loro ha scritto questa cosa. Ma è una cosa normalissima: nessun inciucio, tutto alla luce del sole. Piuttosto la cosa che mi colpisce è un’altra».
Quale?
«Che Di Maio, che stimo e apprezzo, per poter mettere tutto in rete ha dovuto fotografare i suoi bigliettini primadi farli avere a Renzi. Mi pare una cosa triste, segno di grande diffidenza. Se allora tira fuori tutti gli sms che gli ho mandato! In uno, dopo che lo avevano attaccato per come aveva condotto l’Aula, gli scrivevo anche “ti voglio bene”».

luigi di maio giachettiInfine Giachetti chiude sul bullismo parlamentare:

«In linea teorica ci sono, ma il problema, come ho detto oggi a un paio di loro, è che se loro mantengono un atteggiamento di bullismo parlamentare come hanno fatto martedì nella discussione sulla fiducia, allora si restringono i margini di un possibile dialogo. Non è una questione di temi, ma di metodo».

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