News dal Pleistocene: Macaluso scrive a Scalfari

Tra un’eruzione vulcanica, una razza di dinosauri che scompare, i mammuth in fuga dall’era glaciale e tante altre amenità, ieri Emanuele Macaluso ha letto con tanta attenzione l’editoriale di Eugenio Scalfari sulla “Recondita armonia di bellezze diverse (ho fatto il Classico, io)”. E oggi ha preso carta, penna nonché calamaio e ha vergato una risposta, intingendo il crine nel bugigattolo portogli da uno pterodattilo ammaestrato:

 

Domenica ho letto l’editoriale di Scalfari e dico subito che concordo con la sua analisi sui misteriosi o plateali risvolti politici che caratterizzano questo governo. Alla fine della lettura mi sono posto un quesito: rispetto alla topografia politica, questo governo come si definisce? Non è un governo di sinistra ma nemmeno di centro-sinistra. Scalfari giustamente osserva che, quello di Renzi, “non è più un governo del Presidente della Repubblica, come accadde con Monti e con Letta. Questo nel male e nel bene è il governo di Renzi e del suo partito”. Non è proprio così dato che lo stesso Scalfari nota che mentre alla Camera il partito di Renzi ha la maggioranza assoluta, al Senato la maggioranza assoluta viene raggiunta con i voti di Alfano e i pochi voti centristi”. Con questi partiti, infatti, Renzi ha dovuto concordare il programma e definire una maggioranza politica. Faccio questa osservazione perché lo stesso Renzi ha detto che il suo è un governo di legislatura, non più di emergenza e limitato nel tempo (sino alla fine del semestre italiano all’Ue), con cui si giustificò la convergenza tra destra e sinistra.

Nella foto: Scalfari e Macaluso a colloquio:

Planet Dinosaur

E dopo aver concordato, Macaluso cita Giuliano Ferrara per dire la sua:

Giuliano Ferrara forse esagera nel dire che il Cavaliere è “coautore” del governo Renzi. E la ministra Guidi è berlusconiana ma non rappresenta Forza Italia. Tuttavia, una cosa è certa: il governo nasce grazie a un accordo politico, programmatico, di legislatura con “il nuovo centro-destra” di Alfano, Quagliariello, Lupi, Schifani, ecc. Non è quindi un governo di centrosinistra, né con il trattino né senza trattino. È un governo di “centrosinistra- centrodestra”. La mia non è un’osservazione formale, politicistica, tipica della “vecchia politica”. No. Investe la sostanza politica e sociale di un governo di legislatura. Se invece — come molti pensano — quel che vediamo è solo un’esibizione teatrale che serve a Renzi e Berlusconi a preparare le elezioni, il quadro sarebbe politicamente più fosco. Intanto facciamo i conti con quel che si vede e si dice.

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