La polizia che passa dalla parte dei rivoltosi in Ucraina

Nella parte più tranquilla del paese la polizia tradisce il governo e passa dalla parte dei rivoltosi, segnando un’escalation ancora più preoccupante di quella delle violenze.

Rutenia subcarpatica - Transcarpazia

IL TRADIMENTO – Pare che la polizia delle città i Lviv, Ternopil, Ivan-Frankivsk, Ujgorod, Cernnivtsi, nella Transcarpazia, regione sud-occidentale dell’Ucraina conosciuta anche come Rutenia subcarpatica, sia passata dalla parte dei manifestanti.

L’ANNUNCIO – Lo ha annunciato Gazeta.ru, aggiungendo che i comandanti regionale e delle truppe speciali hanno prestato «giuramento al popolo» nel palazzo della Regione, occupato dai manifestanti.

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I CAPI DELLA POLIZIA – Secondo Oleksandr Demidov, comandante della polizia di Cernnivtsi «la olizia in Bucovina è con il popolo» e dichiarazioni simili sono state raccolte anche a Ternopil e Luțk. Si tratta di affermazioni molto pesanti, non solo perché segnalano l’insubordinazione della polizia nei confronti del governo e dello stato, ma anche la rottura del tabù dell’unità istituzionale che apre le porte, almeno in teoria, a un conflitto tra le stesse forze di sicurezza ucraine.

LA SECESSIONE – Nella stessa regione si segnalano anche segnali di ribellione da parte delle istituzioni locali. Il Comitato Esecutivo del Consiglio regionale Lviv ha rilasciato ad esempio la seguente dichiarazione: «Il regime ha scatenato una azione militare contro la popolazione. Decine di persone sono state uccise a Kiev e centinaia di persone sono rimaste ferite. Per volontà della Società, il Comitato Esecutivo del Consiglio regionale di Lviv,  assume la piena responsabilità per il destino della regione e dei suoi cittadini. La situazione è caotica e preoccupano anche le notizie relative al destino delle armi a disposizione delle forze di sicurezza locali, che per ora molti ufficiali confermano essere al sicuro.

CRESCE IL BILANCIO DELLE VITTIME –  Intanto da Kiev le notizie che giungono sono desolanti, sono circa 100 i morti da questa mattina in Ucraina, e 500 i feriti, secondo quanto ha detto il coordinatore dell’assistenza medica dei manifestanti citato dalla Cnn, numeri da guerra aperta.

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