Silvio Berlusconi sposa Francesca Pascale?

Sul Corriere della Sera si parla di divorzi e matrimoni. Con un solo protagonista: Silvio Berlusconi. Che ieri ha chiuso definitivamente la sua unione con Veronica Lario, e potrebbe, secondo il quotidiano, sposare Francesca Pascale. Scrive Giuseppe Guastella:

A mettere il timbro sul divorzio è stato il presidente del Tribunale di Monza, Anna Maria Di Oreste, che ha depositato la sentenza ieri mattina, a tre settimane dall’udienza nella quale il 28 gennaio si era riservata la decisione. Si tratta, però, di una sentenza «parziale» perché, come consente la legge, saranno definiti successivamente i termini economici del divorzio, cioè quanto e come il coniuge più ricco, ovviamente il miliardario Silvio Berlusconi, dovrà versare a quello più «povero», la signora Veronica Lario. Sono aspetti per nulla trascurabili, data la dimensione delle cifre in ballo, sui quali i legali degli ex coniugi sono impegnati da fronti contrapposti e, pare, ancora molto distanti. Secondo alcune indiscrezioni, l’ex premier e la signora Lario sarebbero d’accordo a chiudere su una somma complessiva da versare in un’unica soluzione e non attraverso un assegno mensile. Il problema, ovviamente, è su quanto grande debba essere questa «buonuscita ».

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A questo punto bisogna decidere il conquibus:

Le trattative tra i due team legali ruoterebbero sul come parametrare la somma da liquidare in un’unica soluzione. A seconda di come lo si fa, ovviamente, il conto può portare a cifre notevolmente diverse. Partendo presumibilmente dalla base già fissata dal Tribunale di Monza, i legali di Berlusconi vorrebbero moltiplicare il milione e 400 mila al mese per gli anni di aspettativa di vita prevista per un uomo di oltre 77 anni (Berlusconi è nato il 29 settembre 1936), quelli della Lario per l’aspettativa di vita della signora, che di anni ne ha 20 di meno (è nata il 19 luglio 1956). Lo scarto è qualcosa intorno ai 300 milioni di euro in più o in meno.

Ma, segnala Tommaso Labate, c’è anche una sorpresa in arrivo:

Inutile girarci attorno. Da ieri sera, sulla direttrice Villa San Martino-Palazzo Grazioli, la parola più gettonata è l’esatto contrario del termine «divorzio ». È la parola «matrimonio». Le quotazioni sul terzo «sì» di Berlusconi, in questo caso con la Pascale, sono in netto ribasso. Per chi conosce il linguaggio del bookmaker, insomma, le nozze «sono probabili». Impossibile collocarle nel tempo o nello spazio. Però — raccontano della cerchia ristretta — «non si possono escludere». Perché «nulla», dopo ieri, «si può escludere».

Anche perché la Pascale non ha fatto nulla per nascondersi:

Intercettata da alcuni ragazzi nei pressi di una nota gioielleria romana, qualche mese fa, ha gettato l’ultima maschera. «Se te lo sposi sei la numero uno», le disse Sasà, il ragazzo che la riprendeva col telefonino. E lei, che pure aveva visto lo smartphone in azione: «E secondo te perché sono qua?». Per non parlare delle parole affidate in coppia a Vanity Fair. «L’ho cercato, l’ho corteggiato, l’ho fatto fidanzare. Praticamente — parola di Francesca — ho fatto e faccio tutto io. Lui deve solo dire di sì». E l’ha detto, Berlusconi, più d’un «sì». «Francesca ha saputo starmi vicino. Mi ha ridato la voglia di credere nell’amore sincero di una donna ». E, più di recente, al Sunday Times: «Francesca mi ama e io amo lei». Il resto è sotto gli occhi di tutti.

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