Il paese che mette i diritti degli animali prima della religione

Il governo danese ha vietato la macellazione rituale degli animali per la produzione di carne halal e kosher, dopo anni di proteste degli attivisti per i diritti degli animali. La legge, che è stata annunciata la settimana scorsa ed è diventata effettiva ieri, è stata definita «antisemitismo» dai leader ebrei e «una chiara interferenza nella libertà religiosa» da parte del gruppo Danish Halal, riporta l’Independent.

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IL DIVIETO – I regolamenti europei richiedono che gli animali vengano storditi prima di essere macellati, ma lasciano delle concessioni se vengono eseguite in maniera diversa per motivi religiosi. Infatti per quando riguarda le carni kosher (trasizione ebraica)e quella halal (tradizione islamica), gli animali devono esssere coscienti quando vengono uccisi. Il ministro per l’agricoltura danese Dan Jørgensen ha detto al canale televisivo TV2 che «i diritti degli animali vengono prima della religione». Il vice ministro dei servizi religiosi israeliani Eli Ben Dahan ha detto al Jewish Daily Forward: «L’antisemitismo europeo sta mostrando il suo vero volto in tutta Europa e si sta intensificando anche nelle istituzioni». Il divieto ha diviso il paese a metà, soprattutto dopo che in uno zoo di Copenaghen è stata uccisa la giraffa Marius.

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