Il bacio gay da Maria De Filippi

Maria De Filippi oggi è protagonista sul Messaggero per quanto accaduto durante “C’è posta per te”: il bacio gay tra Antonio e Andrea andato in onda durante la trasmissione. Una foto del bacio gay:

maria de filippi c'è posta per te bacio gaySecondo il quotidiano, quello che è andato in onda è qualcosa di meno di un matrimonio gay:

Un vero e proprio fidanzamento televisivo. Testimoni, una mamma, la conduttrice, Laura Pausini, e i bimbi che scorrazzavano nello studio portando tisane ai frutti di bosco, fiorellini e quant’altro. Una cerimonia che si è conclusa con un passionale abbraccio ed è culminata nel bacio tra i due innamorati gay. I primi della storia della tv italiana d’intrattenimento. In seconda serata certo. Ma con i bambini del programma – e chissà quanti altri tra il pubblico a casa – ben svegli, inappuntabili nel ruolo dimessaggeri. Un festa, un inno, un coro, anzi un assolo della Pausini (ha cantato Dove resto solo io) per celebrare la prima coppia gay catodica, e soprattutto l’amore senza confini. A dispetto dei bacchettoni, di quelli che non vogliono sbattere in faccia la realtà ai figli che giocano ancora con i soldatini.

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E l’Auditel come ha reagito?

Che forse l’amore vero è uno scandalo? Certo è che fa salire lo share: C’è Posta per te ha lasciato il 20,46 della prima serata per salire vertiginosamente di oltre 4 punti grazie ad Antonio a Andrea. E ha diviso il web tra commossi e contrari, tra fans e omofobi, tra enfatici, entusiasti fino alle lacrime e sdegnati e scandalizzati. Ma la vera superstar della serata è stata la conduttrice, abilissima deus ex machina che ha letto un papier – dichiarazione scritta di Antonio ad Andrea – lungo una quaresima, in cui c’è di tutto, ma proprio tutto. Il primo incontro a casa di amici, il primo bacio scoccato dopo tre settimane di uscite, i valori comuni, tenerezze, «visto che l’amore è guardare nella stessa direzione, quello che vogliamo raggiungere lo abbiamo già, onorarci e rispettarci tutti i giorni della nostra vita».

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