Le Iene, i furbetti del comune di Roma e gli insulti a Ignazio Marino

Insulti, richieste di dimissioni, critiche da ex elettori delusi. Oltre che battute sarcastiche per il «dvd» richiesto a “Le Iene” e per la “promessa” della «punizione esemplare e severissima». Il servizio del programma di Italia Uno sui furbetti al comune di Roma ha scatenato i cittadini romani, che hanno contestato il sindaco della Capitale Ignazio Marino sui social network dopo la vicenda di alcuni dipendenti comunali che timbravano il cartellino per poi uscire a fare la spesa o a prendere il caffè, invece che lavorare. Non sono mancate le critiche per le risposte e le soluzioni date dal primo cittadino all’inviato Filippo Roma.

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LE IENE, IGNAZIO MARINO E I FURBETTI DEL COMUNE DI ROMA – Pochi giorni prima il sindaco aveva chiesto “aiuto” alla trasmissione durante l’intervista con Radio Radio, una nota emittente radiofonica della Capitale. Di fronte ai cittadini che chiedevano risposte dopo che era emerso il caso dei dipendenti poco onesti, Marino aveva risposto: «Guardi chi imbroglia deve pagare severamente perché inganna e tradisce tutti», spiegando come fosse necessario individuare e togliere le «due o tre o cinque mele marce che danneggiano il 99,9% del resto dei lavoratori».  Le Iene avevamo mostrato con due differenti servizi – il primo realizzato sei mesi fa, il secondo la settimana scorsa – come decine di impiegati comunali lasciassero gli uffici pubblici dopo aver timbrato il proprio cartellino. Questi dipendenti «andavano a zonzo per fare i propri interessi», aveva denunciato Filippo Roma. Tra chi andava al bar, chi a far la spesa e chi andava all’edicola per comprare il giornale, fermandosi a parlare con i colleghi. Tutto meno che lavorare, ovvero quello per cui sono pagati con soldi pubblici. «Per cortesia, mi lasci stare», rispondevano in diversi di fronte alle domande dell’inviato de Le Iene, che chiedeva loro il motivo dell’assenza dal posto di lavoro. Se il sindaco di Roma aveva parlato di «due o tre mele marce», secondo le Iene si tratta invece di un vizio molto più diffuso.

IL SERVIZIO DELLE IENE E GLI INSULTI A MARINO – «Ci chiediamo: perché il sindaco e i dirigenti non si accorgono del vizietto dei dipendenti?», hanno incalzato Le Iene. Anche perché non è la prima volta che simili episodi vengono denunciati dal programma di Italia Uno: già durante la gestione Alemanno si erano verificati gli stessi episodi, così come sei mesi fa. Gianni Alemanno aveva dato ai tempi risposte simili a quelle fornite da Marino a Radio Radio: «Ci sono delle procedure, ma ho chiesto di inviare una lettera alle Iene per avere il video in modo da riconoscere i volti. Essendo un reato molto grave, spero che la redazione collabori e ci aiuti per rendere la legalità sempre più di moda in questa città», aveva spiegato l’attuale sindaco a Radio Radio. Le Iene hanno spiegato di non condividere i metodi :«Ci chiedono di consegnare i video senza che i volti siano coperti. Ovvero, di denunciare non soltanto il peccato, ma anche il peccatore. Ma chi è che dovrebbe controllare, noi o i dirigenti del Comune?», ha continuato Roma. Non senza sottolineare come sia Alemanno che Marino abbiano pensato di risolvere il problema allo stesso modo, ovvero punendo soltanto «quelli che avevano la sfortuna di essere stati beccati».  Ma è il sistema che non funziona, così come i controlli. Facendo un giro tra gli uffici comunali, gran parte presentano disservizi: code lunghe a causa della chiusura degli sportelli e dell’assenza del personale. «Il vero problema sono i dirigenti che non controllano chi non lavora e che non sanno organizzare il lavoro in un sistema che fa acqua da tutte le parti», ha denunciato Roma. Di fronte alla denuncia delle Iene, Marino però si limita a replicare: «Datemi il dvd con le immagine e vedrete: ci sarà una punizione esemplare e severissima». Nei confronti di chi? Non sarebbe il caso di punire anche i dirigenti? «Se mi date il dvd ci sarà una punizione esemplare e severissima», continua a ripetere il sindaco di Roma, accusando a sua volte Le Iene di «voler coprire chi fa il furbo».

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TUTTE LE CRITICHE – La “performance” alle Iene del sindaco Ignazio Marino ha scatenato le polemiche dei romani. Sul profilo Facebook non mancano critiche e insulti: «Invece che sembrare simpatico come volevi, si è reso ridicolo e mostrato saccente», si legge. Ma non solo: «Io sono uno di quelli che l’ha votata, e sinceramente nel farlo speravo di trovare in lei qualcosa di più di un disco rotto che ripete a memoria una frase», ha continuato un altro utente, criticando le parole di Marino sulla «punizione esemplare e severissima». «I problemi vanno risolti alla base, non basta curare gli effetti», ha continuato un altro.««Le Iene volevano soltanto chiedere giustamente di punire oltre i dipendenti furbi anche chi dovrebbe controllare e garantire il corretto svolgimento del lavoro da parte di tutti.Rappresenta un nostro diritto», replica un’altra commentatrice.

Non manca l’ironia di “Arfio Marchini”, il profilo fake dell’ex rivale alle elezioni.

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Non va meglio su Twitter. E c’è anche chi azzarda la richiesta di dimissioni: «Se non è in grado di fare il sindaco, lasci l’incarico».


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