«Le opere d’arte di nudi? Vietatele ai minori»

Le opere d’arte che contengono nudità saranno vietate ai minori in Russia. Comincia dai musei l’ondata puritana nel paese di Putin, e Repubblica ce lo racconta:

 

Per capirsi, la copia in marmo del David di Michelangelo che accoglie i visitatori del museo Pushkin di Mosca dovrà essere trasferita in una sorta di sala a luci rosse dove sarà necessario un documento per poter accedere. Stessa cosa per chi vorrà ammirare i due giovani avvinghiati in un bacio lussurioso ne “L’eterna Primavera” di Rodin, orgoglio dell’Ermitage di San Pietroburgo. Per non parlare degli autori russi dell’Ottocento e i maestri del realismo socialista da Gerassimov a Dejneka che, ai tempi dell’Urss, subirono anche loro censure e pressioni di ogni tipo ma quasi mai relative alla nudità o alle effusioni sessuali.

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Di chi è l’ideona?

L’idea è venuta ai solerti membri di una commissione governativa che si chiama Roskomnazor e che si occupa di “sorvegliare le comunicazioni, i media e le nuove tecnologie”. Quelli che sei mesi fa hanno varato una lunghissima lista di “parole sconvenienti” e di “espressioni di gergo volgare” da proibire su giornali e tv. Si ispirano alla stessa motivazione, inculcata loro da Putin in persona, che «il rilancio della spiritualità e dei valori della Russia passano dalla salvaguardia delle giovani generazioni ».

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