La bimba di 5 anni che muore perché costretta a bere due litri di succo

08/02/2014 di Dario Ferri

Randall Lee Vaughn, 41 anni, e Mary Lee Vaughn, una coppia del Tennessee, Stati Uniti, è accusata di omicidio di primo grado con l’aggravante degli abusi su minore per aver causato la morte della loro bambina, costretta a bere per punizione più di due litri di bevanda gassata.

 

lattine bevande gassate 1

 

MORTE CEREBRALE – I fatti, ricostruisce oggi lo sceriffo della contea di Hawkins, risalgono al primo gennaio 2012, quando Alexa Linboom, 5 anni di età, fu trasportata dal papà e dalla matrigna in ospedale perché in gravi condizioni fisiche. La bambina era infatti diventata di colore bluastro e appariva insensibile agli stimoli esterni. I medici dell’Hawkins County Memorial Hospital, scoprirono che Alexa aveva subito gravi danni cerebrali a causa di una massiccia assunzione di liquidi. La piccola morì due giorni dopo.

 

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INTOSSICAZIONE ACUTA – Le indagini sulla morte, dunque, hanno accertato che il decesso della bambina fu causato da un’intossicazione acuta da acqua che ha comportato un forte abbassamento del livello di sodio nel corpo. «Dopo aver urlato di dolore, la bambina è entrata in uno stato di paralisi e ha perso i sensi», ha spiegato il procuratore distrettuale Berkeley Bell. «Presumiamo che la bambina – ha continuato – come forma di punizione sia stata costretta a bere una grande quantità di bevanda a base d’uva, fino all’intossicazione e alla morte cerebrale. Sarebbe stata punita per aver rubato un drink».

(Fonte foto copertina: The Independent)

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