Alexis Tsipras a Ottoemezzo

ALEXIS TSIPRAS, I CAMBIAMENTI STRUTTURALI – E dopo il punto di Paolo Pagliaro ed i grafici elaborati dall’istituto Demopolis sulla percezione dell’Europa da parte degli italiani, Alexis Tsipras dice che bisogna cambiare a livello strutturale ed interrogato da Lilli Gruber sul sospetto dei paesi virtuosi, Tsipras risponde che i sospettosi devono trovare risposte ai problemi. Quelli che hanno governato, continua Tsipras, sono gli stessi che hanno creato problemi anni fa e che ora si propongono come salvatori. Per questo bisogna pensare ad una nuova realtà politica perché i creatori della crisi sono i salvatori di oggi. Stefano Feltri aggiunge spiegando in breve che prima bisogna cambiare le facce, mentre Tsipras aggiunge che bisogna cambiare anche la politica. Parlando del suo rapporto con Renzi e Grillo, Tsipras dice che non vive la vita politica italiana gli stanno simpatici entrambi e non ci sono differenze significative. Parlando delle elezioni europee, dobbiamo puntare a quale politica dobbiamo pensare. Renzi risponde con lo stesso equilibrio politico attuale mentre Grillo dice che non gli interessa l’Europa. E per questo dobbiamo cambiare la via e trovare una terza politica. Parlando della lista, Barbara Spinelli dice che la scelta dei candidati verrà compiuta con una consultazione dal basso ed una candidatura on-line. L’unica differenza è data dai sindaci, persone fuori dai giochi di partito. Barbara Spinelli non chiude la porta ad una candidatura mentre Alexis Tsipras, se diventasse presidente della Commissione Europea, come prima cosa contribuirebbe alla rinascita dell’Europa ed il ritorno ai valori iniziali ed alla solidarietà. E per quanto riguarda la troika è un istituto mai legalizzato e che non ha niente a che fare con il quadro legale europeo. Per questo ritirerebbe la commissione dalla Troika, senza alcun dubbio. E lo farebbero comunque perché queste decisioni sono illegali e fuori dalla legalità europea. Decidono per milioni di cittadini 27 ministri ed i viceministri, e si fa solo quello che decide una persona. Dobbiamo tornare ai valori della democrazia. Interpellata sui cambiamenti, per Barbara Spinelli in Italia non è ancora cambiato niente e se in futuro Renzi dovesse prendere il posto di Letta, allora è meglio tornare a votare tanto governerebbe sempre con la destra. Mentre per quanto riguarda il rapporto con Eugenio Scalfari, c’è del dissenso.

 

 

 

 

 

 

 

ALEXIS TSIPRAS, A DIFESA DELL’EURO – L’uscita dall’Euro per Alexis Tsipras non è la soluzione specie per un’economia sempre più globale. Non ci si può chiudere nel proprio guscio ma bisogna cambiare direzione uscendo dall’austerità. Stefano Feltri dice che il messaggio no-euro è ormai troppo forte e che la politica di Tsipras non è spiegabile. Il politico greco risponde che senz’altro ci saranno sempre più persone che odieranno quest’Europa e di tornare agli stati nazionali. Per questo dobbiamo vedere quali sono le soluzioni per andare avanti e non tornare indietro. E la nostra proposta è l’unica fattibile, perché chiediamo un cambio di quadro che deve avvenire subito. E con le elezioni europee dobbiamo dare un segnale di cambiamento. Per Barbara Spinelli esistono gli scettici ma non sono tutti a volere sfasciare l’Europa. Bisogna quindi rivolgersi a loro per dare una nuova speranza. Quindi rivolgendosi ai grillini ed agli elettori del Pd bisogna spiegare loro che l’Unione non esiste e che bisogna ridiscutere quello che c’è stato. Stefano Feltri incalza chiedendo se bisogna mettere in discussione tutto cambiando anche la Costituzione. Per la Spinelli il fiscal compact va cambiato ed escluso ma per rimuoverlo bisogna cambiare la Carta Costituzionale.

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ALEXIS TSIPRAS, L’EUROPA MATRIGNA – Alexis Tsipras, interpellato sui 240 miliardi di Euro ricevuti dell’Europa, spiega che non sono stati dati per salvare la Grecia dal fallimento ma le banche europee. Per questo hanno messo insieme il fallimento europeo ed il fallimento delle banche. Il 98 per cento del denaro elargito nel programma di salvataggio dell’economia greca è stato usato per coprire i prestiti precedenti mentre solo il due per cento è stato usato per l’economia reale, ed in tutto questo la Grecia ha sofferto una crisi umanitaria. Si passa ancora a Barbara Spinelli alla quale si chiede se c’è differenza tra conservatori e socialdemocratici, con la Spinelli che riconosce l’attività del Partito Popolare Europeo molto più europeista con i socialisti che hanno ipotesi diverse. Solo che a volte si crea la grande coalizione molto simile a quella tedesca specie su alcune cose sociali sul rilancio dell’Europa, sulla messa in comune del debito, sull’eurobond, sul piano Marsall europeo. E tra i gruppi socialista e popolare c’è un accordo che blocca il rilancio. E secondo Barbara Spinelli sarebbe interessante scardinare la coalizione per creare nuovi equilibri. Stefano Feltri interviene spiegando che la grande coalizione europea ha sempre messo al primo posto la stabilità e che al momento abbiamo la grande coalizione contro gli anti-euro mentre la sinistra di Syriza cerca di mettersi in mezzo per mantenere l’Euro e per cambiare l’Europa. Ed in Italia non esiste un personaggio come Tsipras perché il Pd locale (Il Pasok) è crollato sul peso della crisi. E per fortuna, continua Feltri, non esiste uno Tsipras italiano perché l’Italia non è la Grecia. Alexis Tsipras spiega che non ha fallito solo la sinistra tradizionale ma anche la socialdemocrazia, i partiti di destra ed il Ppe. Il pericolo odierno oggi viene da coloro che mettono in dubbio l’Europa senza darci altre soluzioni come l’estrema destra, i neonazisti in Grecia forti di grandi numeri. E dobbiamo tornare all’idea europea di coesione sociale e democrazia, ma oggi non c’è niente di tutto ciò.

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ALEXIS TSIPRAS, PERCHÉ TSIPRAS – Alexis Tsipras questa sera a Ottoemezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7 a partire dalle 20.30 assieme a Barbara Spinelli, per la prima volta in tv, e Stefano Feltri. Dopo i saluti di rito Lilli Gruber saluta Alexis Tsipras, leader di Syriza. Si parte con la candidatura di Barbara Spinelli per la candidatura di Tsipras spiegando che la lista originaria era libera dai partiti che sono arrivati successivamente. Si è scelto la Grecia ed Alexis Tsipras perché la Grecia negli ultimi anni è stato un laboratorio di austerità che ha portato il Paese sull’orlo della crisi sociale. Ed oggi la Grecia, trattata come una cavia, deve diventare il laboratorio di una politica diversa e di una diversa Europa. Si è scelto Tsipras perché nelle ultime elezioni è stato descritto come il nemico pubblico numero uno perché l’opposizione alla politica della Troika si è opposto in maniera esemplare perché non è uscito dall’Europa ma ha deciso di stare qui perché combattere l’Europa.

Alexis Tsipras

 

 

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