Le porno-twittate (fake) di Taverna e Moretti e il falso più vero del vero

Chiunque abbia una connessione internet ha potuto ammirare oggi lo splendido shitstorm che si è abbattuto sui canali Twitter di Paola Taverna e Alessandra Moretti, “impegnate” (a loro insaputa) in una diatriba che ha visto il suo apice nella rivelazione sui gusti sessuali di Casaleggio.

Ovviamente, i loro account erano stati hackerati (bucati, si dice oggi) da qualcuno, qualcuno che più che avercela con questo o l’altro partito (d’altra parte la sua azione è stata bipartisan), ha voluto giocare all’estremizzazione di quanto si è purtroppo potuto vedere in questi giorni scorrendo tv e giornali. Un hacker satirico insomma (ma pur sempre un hacker che ha commesso un reato).

Come commentano Fabio Chiusi  e Giovanni Boccia Artieri, sembrerebbe quasi che questo o questi hacker (o chinque sia stato) abbiano voluto mostrare agli stessi protagonisti dell’indegno abominio chiamato politica italiana, come vengono visti “dall’esterno”. Quello che emerge, almeno a chi si è trovato testimone dello scambio, è che a netto del linguaggio usato e dei temi estremi, il resto era verosimilissimo, visto lo spettacolo da asilo Mariuccia a cui i parlamentari italiani ci hanno – nostro malgrado – sottoposto.

Ma sappiate, cari e care voi, che gli italiani con cui tanto vi andate lavando la bocca non vi vedono tanto diversamente rispetto a queste Taverna e Moretti fasulle: la sguaiatezza, l’assoluta lontananza dai temi che toccano i cittadini, l’arroganza sono le stesse. Questa a oggi è “la politica italiana”, un’accozzaglia di violenza che indica gli altri in continuazione per non puntare il dito contro sé stessa, in un circolo vizioso infinito che ci fa vergognare ogni giorno di più di essere rappresentati da voi. Da tutti voi.

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