Ottoemezzo con Andrea Scanzi

OTTOEMEZZO, OBIETTIVO SARDEGNA – Si parla delle elezioni in Sardegna con Cappellacci che spiega come la sua Regione abbia nodi irrisolti da 60 anni e che gli elettori anziché proporre un voto di protesta diano un voto di proposta, nella speranza d’intercettare il voto del Movimento Cinque Stelle, primo partito della Regione nelle politiche del 2013 ed oggi assente per uno scontro tra le liste con la decisione di Grillo e Casaleggio di non volere degli Scilipoti in Regione, con Scanzi che vede in Michela Murgia beneficiaria dei mancati candidati pentastellati. Paolo Pagliaro nel suo punto spiega che secondo una previsione nei prossimi 30 anni la popolazione della Sardegna diminuirà del 20 per cento. Servono quindi investimenti nell’istruzione e lavoro, specie per le donne, oltre ad una politica industriale che richiede i rischi che il settore privato non riesce ad assumersi. Nel 2000 l’ex Ddr ed il Sud avevano lo stesso reddito nel 2000 mentre oggi la differenza è di 5000 euro l’anno, con un crollo degli investimenti industriali del 25 per cento in cinque anni. Si torna in studio con Cappellacci che chiede la zona franca che compensa lo svantaggio competitivo dato dall’insularità e che la zona franca sarda possa servire all’Europa in quanto rappresenta un ponte tra Africa e Bruxelles. Emiliano risponde dicendo che l’obiettivo è quello di abbassare le tasse mentre immaginare che un luogo sia più meritevole di un altro mentre una zona franca così grande non avrebbe precedenti al mondo. Cappellacci dice che l’Europa ha dato il via libera al progetto contraddicendo Emiliano incolpando l’Italia di non agire. Cappellacci ringrazia i zonafranchisti per l’appoggio mentre Emiliano spiega che il governatore deve mantenere la promessa in caso di vittoria. Palla finale a Scanzi che parlando di un ballottaggio tra Pd e Forza Italia in Sardegna pensa che gli elettori a Cinque Stelle non voteranno o che al massimo voteranno Pd ma con riserve. Infine sempre Scanzi parla dell’effetto Dorian Gray tra Berlusconi ed un Berluschino, ovvero Renzi. E parlando del tempo politico di Renzi, se questo arriverà sarà la fine della sinistra. E chiedendo lumi sui pontieri del Pd con i Cinque Stelle, Emiliano dice che il Pd non è un regno ma un posto pieno di rompiscatole e che Matteo è uno che ascolta quelli più anziani, con Renzi che capirà che Renzi si renderà conto che la Sinistra è un qualcosa di storico e che per questo il segretario deve ricordare che la politica è fatta di persone. Infine Emiliano apre ad una sua candidatura alle elezioni europee con la necessità di combattere per una moneta che appare straniera e che non può più essere stampata e che bisogna investire in economia. Cappellacci dice che in caso di una mancata elezione tornerà a fare il commercialista mentre Renzi in Sardegna ha fatto saltare la vincitrice alle primarie, una decisione secondo Scanzi che dimostra la gestione del Pd da parte del segretario, con Emiliano che dice che la scelta si è fatta necessaria per questioni giuridiche.

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OTTOEMEZZO, IL FUTURO DEL CENTRODESTRA? – Ugo Cappellacci viene interpellato sulla presenza a Cagliari di un camper con l’effige di Marina Berlusconi vicino al logo di Forza Italia con il presidente della Sardegna che cerca di dimenticare il cognome della donna riconoscendo la sua forza mentre l’arrivo di Toti per Cappellacci rappresenta un qualcosa di positivo. Andrea Scanzi invece parla del ricambio nel centrodestra e si chiede se davvero il nuovo che avanza per Berlusconi siano Toti ed Alfano, perché in quel caso la parte politica è alla canna del gas, mentre Renzi, il nuovo che avanza, gioca sull’attesa per capire come avanzare. Per Cappellacci quello che conta è prendere decisioni ed assumersi responsabilità. Emiliano viene chiamato a commentare la decisione di Piero Grasso che ha deciso come il Senato si porrà come parte civile nel processo contro la compravendita dei senatori, spiegando che Geasso non poteva fare diversamente anche perché in caso contrario si prefigurava un danno erariale. Ed Emiliano dice che neanche questo riuscirà a sconvolgerlo perché nonostante le accuse ed i processi resta il leader del centrodestra. Emiliano poi dice che nei libri di storia Berlusconi sarà come Giolitti e Crispi mentre del Pd non si ricorderà nessuno ed auspica che in futuro l’Italia possa cambiare anche con una collaborazione con i Cinque Stelle perché le energie positive in parlamento vanno gestite diversamente perché finché si gioca a rugby o acchiapparello, le cose non funzionano. ottoemezzo (1)

OTTOEMEZZO, L’INSULTO A MICHELA MURGIA – Lilli Gruber incalza Ugo Cappellacci chiedendogli conto della dichiarazione nei confronti dell’avversario alle regionali Michela Murgia definita dalla stazza come quella della Concordia. E ci si chiede quanti voti vale un insulto. Cappellacci dice che bisogna contestualizzare e che questa battuta è stata fatta alla trasmissione radiofonica Un giorno da Pecora. Cappellacci ha voluto dire che non è grassa ma che ha citato la stazza, in risposta al fatto che la Murgia l’ha chiamato Schettino. Cappellacci continua dicendo che se avesse dato dello Schettino ad Emiliano si sarebbe offeso. Andrea Scanzi riconosce che l’insulto funziona con parte dell’elettorato e che non è esclusivo di una parte politica. Gli insulti sul blog di Beppe Grillo sono orrendi ma si sono sentiti anche da altre parti, citando l’esempio di Berlusconi che diceva che quelli di sinistra non si lavavano. Poi ci sono i lord inglesi Borghezio e Calderoli. E per questo ha torto la Boldrini che dice che gli insulti sono ad appannaggio di una sola parte politica. Michele Emiliano viene chiamato a rispondere della direzione del Pd di domani con il sindaco di Bari che riconosce la sincerità di Renzi e Letta che sicuramente si scontreranno, con Matteo che incalza il governo mentre il presidente Letta cerca di tenere a freno Renzi, un’ira di dio che prende posizioni difficili. Emiliano dice che Renzi non sarà Presidente del Consiglio in questa legislatura, per Cappellacci un governo Renzi ora sarebbe un problema mentre per Scanzi i due non sono sinceri con Letta che si sta giocando le ultime carte perché la presidenza del consiglio non la vedrà più mentre Renzi più aspetta più diventa debole mentre arriverà in futuro un Berlusconi o qualcuno, con Scanzi che dice che se il Pd avesse usato un decimo della forza usata oggi contro il Movimento Cinque Stelle, Berlusconi non avrebbe più governato dopo uno o due anni. ottoemezzo (1)

 

 

 

 

 

— Fausto Piu (@FaustoPiu) 5 Febbraio 2014

 


— Donna Chisciotte (@Robbetta) 5 Febbraio 2014

 

 

OTTOEMEZZO, LA PRESENTAZIONE – Questa sera a Ottoemezzo, il programma condotto da Lilli Gruber in onda su La7 a partire dalle 20.30 saranno ospiti il governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, il Sindaco di Bari Michele Emiliano ed il giornalista Andrea Scanzi. Cappellacci viene presentato come uomo molto vicino a Berlusconi mentre si saluta Emiliano, personaggio del Pd ed il giornalista Cappellacci.

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andrea scanzi movimento 5 stelle

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