Ottoemezzo con Anna Maria Boschi

OTTOEMEZZO, A CHI GIOVA LA LEGGE ELETTORALE – Paolo Pagliaro nel suo punto ha spiegato che al momento, nonostante l’alleanza con Casini, il centrodestra non otterrebbe la maggioranza. La Boschi dice che la legge farà vincere qualcuno ed è già qualcosa e che appare strano dare Berlusconi già vincente. Marco Damilano ricorda però che nella discussione siamo arrivati al ritorno in campo dei piccoli partiti tra norme salvalega e ripescaggio dei perdenti. Ma sulle preferenze non ci sono trattative. La Boschi si trincera dietro il dibattito parlamentare ma si smentisce dicendo che la legge sarà strutturata su due poli con la nascita di coalizioni che vengono sottoposte al voto dei cittadini. La Boschi si augura che la prossima settimana questa legge possa essere approvata alla Camera per una conclusione finale entro aprile. Infine un po’ di gossip. Nessun patto tra Renzi e Verdini mentre per il Senato delle Regioni saranno i consigli regionali a nominare gli eletti, con il risultato che la legge costituzionale richiede almeno un anno di lavoro.

 

 

 

OTTOEMEZZO, GRILLO HA PAURA? – Maria Elena Boschi sostiene che Beppe Grillo ha paura della riforma della politica e della volontà del fare. Per questo motivo lancia proclami sensazionalistici giusto per bloccare il lavoro del Parlamento perché con un rinnovamento della politica il Movimento Cinque Stelle perderà consensi. Interpellata sulla Boldrini, la Boschi dice di non essere spesso in accordo con la gestione dell’aula da parte del Presidente della Camera ma che l’attacco nei suoi confronti è stato squalificante anche se parlare di atto eversivo come detto da lei è eccessivo. Parlando di legge elettorale, la Boschi ha spiegato che nella prima commissione Affari Costituzionali ha avuto un confronto con l’onorevole Toninelli che ha spiegato che non esiste un discorso nel merito perché non c’era nulla di cui parlare. La Boschi ha parlato con altri deputati pentastellati che avevano mostrato un’apertura. La Boschi attacca ancora i pentastellati spiegando che hanno cambiato idea cinque volte fino ad arrivare al modello spagnolo, appoggiato anche da Renzi.

 

 

 

 

 

OTTOEMEZZO, ELEZIONI NEL 2015 – Lilli Gruber si chiede cosa significa il concetto di cambio di passo quando il presidente del Consiglio sigla accordi con la Boschi che dice che l’esecutivo è in piedi da qualche mese e che per questo servono risultati e l’impostazione di un lavoro per il futuro, senza imporre limiti per quanto riguarda la fiducia all’attività di Letta senza imporre tempi, su altra incalzata di Damilano. E l’esecutivo avrà a disposizione un anno, fino al 2015, per capire se andrà avanti. E sarà allora in cui si prenderanno delle decisioni con un ritorno alle urne per un governo Renzi. In sostanza il piano è chiaro.

 

 

 

 

OTTOEMEZZO, IL CAMBIO DI PASSO DI LETTA – La parola passa all’onorevole Boschi chiamata a commentare gli accordi di Letta con il Kuwait e con Etihad chiedendo se è questo il cambio di passo auspicato, con la Boschi che dice che questo è un passo avanti positivo, specie per quanto riguarda l’affare Alitalia. Bisogna poi chiedersi come verranno utilizzati i 500 milioni di euro che arriveranno dal Kuwait, i due miliardi di euro provenienti dal Qatar e quale sarà il futuro industriale dell’Italia in termini di valorizzazione del made in Italy e della semplificazione normativa, richiesta anche da Confindustria. Marco Damilano aggiunge che è da quando è segretario Renzi che si moltiplicano gli attacchi da parte del segretario che non ha mai mancato di sottolineare le difficoltà di Enrico Letta chiedendosi fino a quando andremo avanti così. Maria Elena Boschi parla del disfattismo di Squinzi, con Damilano che incalza sulle parole di Renzi che chiede elezioni nel caso di un mancato cambio di passo, la Boschi dice che il primo ad essere d’accordo è Letta, con il Pd che vuole un passo diverso. Lilli Gruber si associa con Damilano ricordando i pungoli di Renzi chiedendosi se Letta è felice di essere sempre solleticato con la Boschi che dice che il Pd vuole spingere per le riforme, snocciolando le proposte di Renzi definendole salvifiche anche per il governo. E nella direzione del Pd del prossimo giovedì Renzi parlerà di riforme e se Letta vorrà intervenire sarà il benvenuto. Damilano istiga la Boschi sull’idea di un nuovo governo Renzi in questa legislatura con la Boschi che non risponde salvo poi continuare a dire che la richiesta a Letta è quella d’imporre un passo diverso.

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OTTOEMEZZO, LA PRESENTAZIONE – Lilli Gruber apre la puntata parlando della nuova legge elettorale citando il rischio che Renzi possa aver fatto resuscitare Berlusconi e possa averlo spinto alla vittoria alle prossime elezioni.

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