Il naufrago che è sopravvissuto per 16 mesi nel Pacifico bevendo sangue

03/02/2014 di Redazione

Un uomo è stato trovato sull’atollo Ebon appartenente all’arcipelago delle isole Marshall, come ha riferito sabato Radio New Zealand. Il naufrago, prima di approdare sulle isole avrebbe percorso circa 10.000 chilometri partendo dal Messico.

Foto: Google Maps
Foto: Google Maps

IL RITROVAMENTO – L’uomo, riporta 20 Minuten, sarebbe stato ritrovato da uno studente di antropologia norvegese che stava svolgendo attività di ricerca sull’atollo, il quale ha riferito all’emittente radio che il naufrago parlava spagnolo e raccontava di essere sopravvissuto mangiando pesci e tartarughe e bevendo il loro sangue quando non riusciva a procurarsi dell’acqua piovana.

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I NAUFRAGHI MESSICANI – Questo non è certo l’unico caso in cui un naufrago è riuscito a sopravvivere in condizioni estreme: nel 2006 un peschereccio taiwanese aveva salvato tre naufraghi messicani proprio vicino alle isole Marhsall 9 mesi dopo che questi erano partiti da casa per andare a pescare, quando un guasto al motore li ha spinti verso il mare aperto. Durante la loro odissea sono sopravvissuti mangiando pesce crudo, uccelli e bevendo acqua piovana.

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