Alessandro Di Battista a Le Invasioni Barbariche

LE INVASIONI BARBARICHE, AUGIAS COMMENTA DI BATTISTA – Dopo Alessandro Di Battista tocca a Corrado Augias che appare ben poco indulgente nei confronti del deputato a Cinque Stelle. E dopo aver detto che l’attitudine da catechista si vede e notato che sa ben presentarsi alle telecamere, con il regista che ha inquadrato più lui della conduttrice, ha condannato la protesta in Parlamento definendola squadrismo inconsapevole ed attaccando «quella coppia di furbacchioni», riferendosi a Grillo e Casaleggio, che controllano i parlamentari del Movimento Cinque Stelle manovrando le loro decisioni ed impedendo loro di fare politica nella speranza di far saltare il banco tornando a votare e contando di poter prendere qualche voto in più rispetto alle elezioni del 2013. Secondo Augias questi giovani sono inconsapevoli di quanto sia accaduto tra prima e seconda guerra mondiale e che è più pericoloso un fascista inconsapevole di un Storace o di un La Russa, con Augias che teme che costoro non sappiano cosa stanno facendo. Ad esempio, non si può dire boia al Capo dello Stato. In aula non si può indicare il proprio sesso in Aula, non si può insultare il presidente della Camera chiamandola zombie morta di sonno. Non va bene perché non serve a niente. Ci si sfoga in piazza e si dice vaffanculo, ma in Parlamento deve prevalere la ragionevolezza. Augias sa benissimo che Berlusconi è un pregiudicato che in un paese normale sarebbe in galera ma, continua, nel momento in cui Berlusconi ha sette milioni di voti bisogna separare la realtà giudiziaria, con la Bignardi che dice che la galera è brutta specie per un uomo di 77 anni, con Augias dice che dovrebbe stare ai domiciliari. Si torna sul pezzo, con Augias che dice che se bisogna cambiare le cose, lo si fa con lui. E parlando dei capigruppi, Augias si chiede se siano loro ad andare a discutere di legge elettorale. Si torna ai ragazzi del Movimento e della necessità di cambiare tutto, secondo Augias questa legge elettorale non andrà in porto ma qualora dovesse accadere il movimento recede al suo livello fisiologico della frangia scontenta intorno al 10 per cento, ed è quello il livello fisiologico dei pentastellati come il cinque per cento della Lega. Ed il timore secondo loro è che questa legge bipolare andrà in porto, ma Augias teme la palude. Augias dice che Renzi sia un bullo fiorentino e che gli piace e non gli piace, ma come spesso sono i bulli, Renzi è riuscito in dieci anni a sbloccare una situazione a costo di fare il patto con il diavolo. E parlando di Berlusconi, Silvio ha capito che ora è il momento di fare il vecchio perché se facesse il giovane verrebbe battuto da Renzi, Di Battista, Toti. E dopo la televisione Corrado Augias vive a Parigi, pubblica libri in francese e non ha nessuna mancanza della televisione perché fare il quotidiano per 11 anni è una roba difficile mentre oggi vede poco la tv e Conchita De Gregorio.

 

 

 

 

 

 

LE INVASIONI BARBARICHE, STORIE DI FAMIGLIA – Vittorio Di Battista in un’intervista ha dichiarato di amare la camicia nera e di aver sostenuto il fascismo. Un’intervista uscita su Radio 24 che Di Battista ignorava. Lui invece è diverso anche in risposta ai genitori con il padre che ha riconosciuto che lo slogan Dio, Patria e Famiglia è solo uno slogan e che questo non è un problema. E da ragazzino non era imbarazzato perché pensava al calcio ma oggi in Parlamento ci sta lui e non il padre. Infine Di Battista racconta dei suoi interessi extrapolitici spiegando di aver lavorato in Guatemala e Congo dove si è impegnato nel microcredito di Yunus spiegando che gli animali in Parlamento sono più pericolosi di quelli della giungla. E dopo aver detto che tornerà in Sudamerica, in Africa si può riscoprire la propria anima e che anche Papa Francesco si può dire africano dentro e che lui è credente ed in passato catechista e che quest’esperienza gli sia servita, anche grazie ad un Vangelo che ritiene molto attuale.

LE INVASIONI BARBARICHE, DI BATTISTA STORY – Viene mandato in onda un collage d’immagini di Di Battista relative all’ultimo anno ed alla sua esperienza politica. Tornando in studio, Di Battista dice che la sua vita è peggiorata e che al momento è single. La Bignardi prova a trascinarlo in questo campo parlando dell’apprezzamento delle militanti ma lui svicola parlando dell’unità del gruppo ma ammettendo che in una pattuglia tanto grossa qualcuno possa sentirsi più o meno lontano. E parlando dello scontro con Napolitano e la Boldrini, Di Battista ha sentito il movimento molto unito anche se c’è qualcuno che magari la pensa in maniera diversa. E se per Rodotà la decisione non sta in piedi, è una sua riflessione. E per quanto riguarda l’impeachement, la procedura seguirà il suo corso come detto dallo stesso Napolitano. La Bignardi tira in mezzo i critici che dicono come il gesto dei Cinque Stelle è stato fatto per tornare alla ribalta prima delle europee, con Di Battista che dice che loro andranno il governo. E Casaleggio non è andato a Roma a dare la linea perché sono cittadini come loro (smentendo Orellana che aveva parlato di guida), con Di Battista che dice che se avesse avuto un’indicazione dall’alto se ne sarebbe tornato sulle Ande a scrivere. E che il suo capo sono nove milioni d’italiani. Il suo stipendio oggi è di 3.000 euro al mese mentre il resto va in un fondo per le piccole e medie imprese, rinunciando a 16 mila euro, con sua madre che non gli ha parlato per tre giorni. Parlando di politica, bisogna tornare a votare il prima possibile per puntare al governo perché oggi i pentastellati sono un granello di sabbia. Due mesi fa poi lui e Toninelli avevano presentato una proposta di legge elettorale ma i giornalisti non ne avevano parlato (ma non doveva parlarne ai colleghi parlamentari?) e parlando dei due condannati (Renzi e Berlusconi), la Bignardi fa una lezione di linguaggio spiegando che il suo è un atteggiamento semplificatore. Di Battista dice che un condannato non può essere bidello ma può scrivere una legge elettorale, con la Bignardi che dice che bisogna guardare le cose in fondo. Bisogna tornare a votare, continua Di Battista, ma bisogna cambiare la testa delle persone. E loro vogliono vincere le elezioni per lavorare mentre oggi ratifica i decreti. Daria Bignardi cita la lettera consegnata da Laura Boldrini che aveva segnalato al governo di smetterla con i decreti legge con Di Battista dice che la Boldrini è bugiarda quanto Berlusconi, con la differenza che Silvio crede alle sue bugie e la Boldrini no. E parlando di confronti, Di Battista dice che vogliono parlare con gli elettori di Pd e Pdl mentre compromettersi con quel sistema significa suicidarsi. La Bignardi dice che Di Battista le spara un po’ grosse anche se qualcosa di vero ci sarà come in qualsiasi cosa che va capito ed analizzato con l’Italia che oggi è in crisi ed ha bisogno di risposte con proposte. Di Battista parla di proposte come il reddito di cittadinanza. E visto che si parlava di legge elettorale e di fretta, c’è quella della Consulta e non una scritta da due che sono fuori dal parlamento. E se vincessero le elezioni i cinque stelle presenterebbero delle proposte per vedere chi ci sta. Ma alla fine si rende conto di fare il pesantone e quindi la smette.

 

 

 

 

 

 

LE INVASIONI BARBARICHE, BOIA CHI MOLLA – Di Battista dice che si è eccesso nei toni anche da parte dei Cinque Stelle con il gruppo che ha sbagliato in toto anche se a volte qualcuno ha una rabbia che esce fuori, mentre l’unico atto di violenza è lo sganassone di D’Ambruoso alla Lupo. Tuttavia Di Battista ammettere l’errore del gruppo anche se dice che quando si vede compromettere il futuro come nel caso di Bankitalia con giri molto loschi. La Bignardi dice che non vuole approfondire questo tema ma che è più interessata all’uomo, con Di Battista che dice: «ah, non gliene frega niente», con la Bignardi che dice che vuole fare uscire la persona. E per quanto riguarda un confronto tra Renzi e Di Battista, secondo l’ospite lui è al suo stesso livello e che si sente all’altezza di essere un candidato premier ed anche più in alto dell’eventuale concorrente del Pd anche perché Renzi è falso come il suo faccione. di-battista-invasioni-barbariche (2)

 

 

 

 

 

 

LE INVASIONI BARBARICHE, LA PRESENTAZIONE – Daria Bignardi chiede se ha fatto bene a definire Di Battista delfino di Grillo ma con lui che spiega che venne nominato al Vday3 perché era sotto al palco. I fan lo amano ed anche i giornalisti che l’hanno braccato dopo l’incontro con Beppe Grillo sceso a Roma per tranquillizzare tutti dopo il regalo di 7,5 miliardi di euro alle banche. Daria Bignardi la prende larga ricordando che i soldi non sono di nessuno e che si tratta di una rivalutazione. E parlando dell’intervista al programma, Di Battista è andato perché ci è andato anche Brunetta anche se lui non vorrebbe. E la decisione di andare al talk show è personale e dell’assemblea pentastellata alla Camera che spinge gli ospiti ad andare. Con Beppe oggi è andata bene con lui che è andato a fare il comico per sdrammatizzare la tensione e sciogliere l’adrenalina alla Camera, con lui stesso che si è fatto andare a gesti forti di cui vanno fieri come lo scontro con Speranza, definito Gasparri dei Poveri, se lo conosci lo eviti, un pollo di batteria nato e cresciuto nel Partito, un pollo Amadori. E quando l’ha visto entrare in conferenza stampa è intervenuto. E parlando di bugie e giudizi, Di Battista è partito alla grande. Ed a proposito dello scontro con Sapienza, la scorsa settimana a Servizio Pubblico aveva attaccato pesantemente Berlusconi e nella sua vita ha votato dieci volte la sinistra anche se non convinto, oltre alla Bonino ed a Bertinotti. E nell’ultima legislatura di Berlusconi il Pd ha mai fatto opposizione e nessuno ha messo la tagliola come fatto dalla Boldrini (si chiama Ghigliottina) e quando lui ha capito che destra e sinistra sono la stessa cosa nonostante ci siano persone che stima come Cuperlo, una brava persona che deve tirare il coraggio e l’onestà di dire che è successo in commissione Affari Costituzionali è colluso. Apprezza anche Rocco Palese ed alcuni leghisti.

 

 

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LE INVASIONI BARBARICHE, OSPITE ALESSANDRO DI BATTISTA – Questa sera a Le Invasioni Barbariche, in onda su La7 a partire dalle 21.10, ci sarà il primo confronto a due televisivo che vedrà protagonista Alessandro Di Battista, intervistato dalla conduttrice Daria Bignardi in quello che appare come il momento clou della trasmissione.

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LE INVASIONI BARBARICHE, I TEMI – Il tema dell’incontro verterà sul ruolo del Movimento Cinque Stelle in Parlamento ed a proposito di attualità, spazio all’Impeachement nei confronti del Presidente della Repubblica, della gazzarra alla Camera a seguito della decisione del Presidente della Camera Laura Boldrini, ospite anche lei questa sera, di applicare la ghigliottina per arrivare all’approvazione del decreto Imu-Bankitalia fino alla rissa verbale con il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza. Gli altri ospiti saranno Laura Boldrini,Taiye Selasi, Corrado Augias, Andrea Delogu, Carlo Cracco, Barbara D’Urso. (Photocredit Lapresse)

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