Giorgia Meloni si inventa una legge incostituzionale a Ballarò

Battaglia per le preferenze e vincolo di mandato per i parlamentari. Sono i due punti che dal web i telespettatori di Ballarò contestano maggiormente della deputata e leader del partito Fratelli d’Italia Giorgia Meloni commentando i suoi interventi in trasmissione nella puntata andata in onda ieri. Intervenendo in studio come ospite del programma di Giovanni Floris, infatti, la Meloni si è resa protagonista di un acceso confronto sulla riforma del voto, conquistando diversi apprezzamenti in rete, ma anche aspre critiche.

 

giorgia meloni ballarò 2

 

LA CRITICA – Su Twitter, dove è possibile scoprire le diverse posizioni del pubblico, qualcuno ad esempio contesta all’onorevole ex An la sua elezione in un listino bloccato, o meglio, il recente rispescaggio del suo partito come prima forza politica al di sotto del 2% in una grande coalizione, e, soprattutto, qualcuno boccia la proposta di introdurre un vincolo di mandato per i parlamentari, di una legge per ancorare le scelte politiche di ogni singolo deputato o senatore alle decisioni del proprio partito. «La Meloni ragiona come Giovanna D’Arco ma è arrivata in Parlamento grazie ai ‘ripescaggi’ del Porcellum per l’alleanza col Pdl», si legge oggi sui social. Ma anche: «Dite alla #Meloni che la clausola contro i cambi di partito che ha appena proposto in Europa ce l’ha solo la Serbia». Il riferimento, in questo caso, va all’idea presentata dalla Meloni in trasmissione di introdurre l’obbligo delle dimissioni per i parlamentari che decidono di abbandonare il gruppo per il quale sono stati eletti, proposta che va nella direzione opposta di quanto stabilito dall’articolo 67 della Costituzione.

 

 

 

 

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GLI INTERVENTI – «Si dica basta lal vergogna di tre persone che decidono in nome e per contro degli italiani i loro rappresentanti e si dia la possibilità agli italiani di sceglierseli scegliendo un nome», ha ribadito la Meloni nel corso dei suoi interventi sulla riforma elettorale criticando i listini bloccati che emergono dall’accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. «E non mi si dica – ha aggiunto – che con le preferenze c’è il rischio della corruzione. Noi eleggiamo con la preferenza a tutti gli altri livelli, a parte il parlamento. E non mi sembra di aver visto nessuno di quelli che dicono che le preferenze fanno schifo proporre l’abolizione delle preferenze per eleggere, consiglieri regionali, parlamentari europei e consiglieri comunali. Lo stesso Renzi ha fatto il sindaco con un consiglio eletto con il voto di preferenza».

 

 

 

 

L’IRONIA – Così come gli interventi della Meloni in trasmissione, sembrano appassionati anche i messaggi in rete di sostenitori e oppositori. Da notare che la deputata del centrodestra viene considerata, anche daglie lettori del Pd, vincitrice del confronto in studio con la giovane renziana Maria Elena Boschi:

 

 

 

 

 

(Fonte immagini e video: Ballarò / Raitre / Rai)

 

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