Cosa ha detto Totò Riina su Berlusconi nelle intercettazioni

Il boss Totò Riina spazia dalle minacce ai pm, al ricordo dei “gloriosi” tempi delle stragi mafiose, dall’apprezzamento per il nuovo Papa alle osservazioni sul leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

legge elettorale 27 gennaio

LE INTERCETTAZIONI – Tra le conversazioni intercettate col padrino della Sacra Corona Unita Alberto Lorusso, con cui Riina condivideva la socialità al 41 bis ad Opera, e depositate agli atti del processo sulla trattativa Stato-mafia, ce ne sono alcune in cui si fa cenno anche all’ex presidente del Consiglio. Il 20 settembre 2013 i due detenuti discutono dei “guai” di Silvio Berlusconi. “Se lo merita, se lo merita – dice il boss a Lorusso -. Gli direi io ‘ma perché ti sei andato a prendere lo stalliere? Perché te lo sei messo dentro?'”. Gli inquirenti ritengono che il riferimento sia al capomafia Vittorio Mangano, che lavoro’ da stalliere nella residenza di Arcore dell’ex premier. “Era un bravo picciotto – aggiunge Riina sempre parlando di Mangano – Mischino (poveretto, ndr), poi si è ammalato ed e’ morto”. Lo rivela l’Ansa.

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