Pearl Pearson, l’uomo brutalmente picchiato dalla polizia perché sordo

Newsone ci racconta la storia di Pearl Pearson, sessantaquattrenne diabetico e sordo, residente ad Oklahoma City, negli Usa, picchiato selvaggiamente per sette minuti da due agenti di polizia perché colpevole di non aver gli agenti di pattuglia.

Pearl Pearson due giorni dopo il pestaggio
Pearl Pearson due giorni dopo il pestaggio

PEARL PEARSON, LA VIOLENZA – Il fatto è accaduto lo scorso tre gennaio. L’uomo, il cui handicap è spiegato chiaramente sia sulla patente sia su una targhetta posizionata nel veicolo, è stato preso a pugni in faccia dagli agenti forse infastiditi dal fatto che Pearson non ha reagito subito alle loro parole. L’uomo, accostatosi, ha abbassato il finestrino per parlare con l’agente che ha risposto picchiandolo senza fornire ulteriori motivazioni. Le fotografie caricate sul sito Pearlpearson.com dimostrano chiaramente la violenza delle botte nei confronti dell’uomo.

 

 

LEGGI ANCHE: «I neri sono più fortunati perché non devono truccarsi»

 

PEARL PEARSON, I DUBBI – Una volta arrestato, all’uomo non è stato concesso un interprete e la cosa è proseguita anche nel corso del suo ricovero in ospedale, nonostante la vittima abbia chiesto più volte l’arrivo di una persona che potesse aiutarlo ad esprimersi. Sia l’uomo sia la sua famiglia non sanno né cosa sia successo né perché il 64enne sia stato picchiato, ma sono pronti per delle risposte. Inoltre il figlio di Pearson è uno sceriffo e quindi potrà aiutare il padre a fare luce sulla vicenda, con l’uomo che nonostante tutto dimostra ancora fiducia nella giustizia.

PEARL PEARSON, GLI AGENTI SOSPESI – Il capitano Geroge Brown, portavoce del dipartimento di polizia dello stato dell’Oklahoma, ha riferito che al momento sono in corso indagini condotte dal Colonnello Rick Adams per fare luce su quanto avvenuto ai danni di Pearl Pearson per capire se vi siano state violazioni di legge garantendo conseguenze qualora i capi d’accusa nei confronti dei due agenti, al momento sospesi senza stipendio, venissero confermati. Intanto la famiglia di Pearl Pearson ha aperto un sito nel quale si chiede un aiuto economico per affrontare l’inevitabile battaglia giudiziaria. (Photocredit Pearlpearson.com)

Share this article