Don Lucio Gatti: l’uomo della Caritas condannato a 2 anni per molestie sessuali

09/01/2014 di Redazione

Don Lucio Gatti ha patteggiato una condanna a due anni con sospensione della pena per molesti sessuali e abuso dei mezzi di correzione ai danni degli ospiti di una casa della Caritas che gestiva.

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DON LUCIO GATTI, LA STORIA – I fatti che hanno portato il sacerdote davanti ai giudici si sono consumati nella casa della Caritas a San Fatucchio, una frazione del comune di Castiglione del Lago (PG), le vittime o presunte tali sono tutte maggiorenni e i giudici hanno ritenuto evidentemente che l’uomo non sia giunto a commettere violenze sessuali, ma semplicemente avances e molestie sgradite agli ospiti affidati alle sue cure. La relativa gravità del reato spiega il consenso dell’’accusa al rito alternativo insieme  richiesta di archiviazione che riguarda alcune accuse che sarebbero state mosse oltre i termini di legge per presentare querela, in particolare dopo che una puntata de Le Iene aveva scavato nella vita del sacerdote e diffuso le prime accuse a suo carico.

DON LUCIO GATTI, LE DENUNCE – Le cinque persone che accusano il sacerdote e un suo collaboratore hanno parlato di tentativi di approcci sessuali, di toccamenti, della dura vita in comunità, della doccia calda a giorni alterni e di vestiti da usare in comune, compreso l’’intimo. Il presunto abuso sessuale che è arrivato fino all’attenzione dei giudici nei modi e nei termini appropriati si sarebbe verificato il 27 dicembre del 2009 .

DON LUCIO GATTI, LA TESTIMONIANZA – Il trentaciquenne protagonista della vicenda ha raccontato che:  «Mi chiedono al termine della cena, se mi preparo in camera la borsa, perché vado a casa di don Lucio a Cenerente. Mi dissero che avrei aiutato alcuni ragazzi a preparare la casa per i giorni dopo. Mi preparai e andai in macchina con don Lucio. Ha percorso quel tragitto in poco più di mezz’ora, toccando a volte la velocità di 180 chilometri all’ora in strade di paesini … Saliti in casa don Lucio lava i denti e in pochi minuti si spoglia … si infila nel letto dicendomi di fare una doccia e andare nel letto con lui … visto che non potevo dormire in altri posti, ero costretto ad entrare nel letto…con molta calma poggia la sua gamba su di me, io spostandomi speravo di trasmettere una certa repulsione a tali atti, ma don Lucio continuava, mettendo da parte il computer e salendomi addosso mi bloccava. Io dissi che si stava sbagliando con me … che io non ero gay, lui si girò nel letto … mi diede un colpo col suo fondoschiena e, spingendomi verso terra fino a farmi cadere dal letto … per andare a casa dalla mia famiglia ho dovuto aspettare che don Lucio andasse in Perù, così non poteva bloccarmi».

DON LUCIO GATTI, LUI NEGA TUTTO – Il sacerdote, che la curia ha anche sospeso dalle attività pastorali per un periodo di 5 anni, nega tutto e afferma anzi che: «Erano loro che mi chiedevano baci, abbracci e carezze. Erano loro che mi chiedevano di dormire insieme. E io acconsentivo. Ma mai con nessuno di loro è accaduto qualcosa con caratteristiche anche lontanamente sessuali. Mai nessuno di loro è stato spinto a fare qualcosa da me contro la loro volontà».

 

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