Thomas Hitzlsperger, l’ex calciatore della Lazio che fa coming out

08/01/2014 di Redazione

«Sono omosessuale». Thomas Hitzlsperger, ex centrocampista della Nazionale tedesca, ha dichiarato di essere gay al settimanale tedesco Die Zelt. Hitzlsperger, 31 anni, è noto anche ai tifosi italiani per aver vestito la maglia della Lazio dal gennaio al giugno 2010.

THOMAS HITZLSPERGER: «È ORA DI FARE UN PASSO AVANTI SULL’OMOSESSUALITÀ NELLO SPORT» – Durante la sua carriera, Hitzlsperger ha militato anche nelle giovanili del Bayern Monaco, nell’Aston Villa, nel West Ham e nell’Everton, prima di annunciare il proprio ritiro nel settembre 2013, a causa di problemi fisici causati dai frequenti infortuni. E, insieme al ritiro, arriva anche il coming out: «Per me è stato un percorso lungo e difficile, ma alla fine ho capito che preferisco vivere con un uomo la mia vita – ha spiegato l’ex nazionale tedesco – Ho deciso di parlarne perché credo sia arrivato il momento di fare un passo avanti riguardo a questo argomento, ovvero all’omosessualità nello sport professionistico».

THOMAS HITZLSPERGER: «NEL CALCIO NON È FACILE AFFRONTARE L’ARGOMENTO» – Al Die Zelt, Hitzlsperger ha spiegato anche di non conoscere altri giocatori tedeschi gay, ma ha parlato delle difficoltà che un calciatore potrebbe incontrare per affrontare l’argomento della propria omosessualità: «Io non mi sono mai vergognato di come sono fatto, ma nel calcio non è sempre facile affrontare questo argomento, viene ignorato. Immaginate 20 uomini seduti intorno a un tavolo, mentre bevono qualcosa e fanno battute sui gay, lasci fare se non sono troppe offensive, ma non è facile.

THOMAS HITZLSPERGER: «IN GERMANIA, INGHILTERRA E ITALIA L’OMOSESSUALITÀ NON È UN PROBLEMA» – «Io ho giocato in Germania, in Inghilterra e in Italia e l’omosessualità non è considerata un problema, neanche negli spogliatoi – ha concluso Hitzlsperger – però nello sport professionistico si è molto competitivi, c’è voglia di lottare e di vincere e tutto questo, secondo alcuni stereotipi, non si adatta alle femminucce».

(Photocredit: Photo: Daniel Reinhardt/dpa)

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