Il Guardian: la storia dello zio di Kim divorato dai cani è falsa

La storia che ha fatto il giro del mondo, dello zio acquisito del dirattore nordocreano, Kim Jong-un, Jang Song-thaek, sbranato da 120 l’8 dicembre, sarebbe falsa. Secondo quanto scrive il britannico Guardian prima di essere riportata dal tabloid ‘Wen Wei Po’, filo-Pechino stampato ad Hong Kong il 12 dicembre, ed essere ripresa due settimane dopo dal piu’ autorevole quotidiano di Singapore ‘Strai Times’, la storia era apparsa come una post-satirico su un socal network cinese.

LA STORIA DELLO ZIO DI KIM DIVORATO DAI CANI – Il ‘pezzo’ originale usci’ l’11 dicembre pubblicato sul Tencent Weibo (una sorta di twitter cinese) da ‘Pyomgyang Choi Seonho un blogger seguito da milioni di ‘follower’. Nel post di Choi erano gia’ deasrcitti tutti i particolari della ‘falsa’ notizia: Jang chiuso in una gabbia con 5 dei suoi piu’ fidati consiglieri divorato da 120 cani da caccia della Manchuria a digiuno da 3 giorni. Proprio la storia che ha fatto il giro del mondo, complice la totale segretezza che avvolge la Corea del Nord. Altra notizia uscita oggi e’ la morte in misteriose circostanze della moglie di Jang e zia di Kim, Kim Kyong-hui, 67 anni. Secondo il sudocoreano Chosunibo, la donna sarebbe stata colpita da infarto o si sarebbe suicidata dopo l’uccisione del marito. L’unica certezza e’ che non appare in pubblico dal 10 settembre. Subito dopo la defenestrazione di Jang dal politburo il suo nome era apparso nella lista di un comitato per una cerimonia di onoranze funebri speciali. Questo aveva indotto i ‘nordcoreanologi’ a pensare che si fosse salvata. Anche questa notizia, pero’, va presa con le dovuto cautele, come tutto quanto provenga da a nord del 38esimo parallelo. (AGI)

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